I Martfyer sono figure la cui denominazione è stata formalizzata dagli autori di questo blog, ma la cui presenza straborda in tutta la buona e la mediocre letteratura. Si tratta di figure intermedie, a metà strada tra lo scrittore (o gli scrittori) e i protagonisti dell'opera. Ecco quindi che si assiste a tre livelli ontologici, ovvero
1 - il livello di vita reale degli scriventi
2 - il livello metanarrativo dei martfyer
3 - il livello dei protagonisti della vicenda (livello che, nel, caso presente ne include molti altri, non ultimo questo presente, di osservazione dei tre livelli da un ulteriore livello "esterno".
Questo post quindi è a un livello ontologico suo proprio, che lo differenzia da tutti gli altri post e probabilmente da tutti i testi contenuti nel web (pur essendo parte integrante del romanzo "Forever Carne").
Comunque, tornando ai Martfyer, va detto che essi hanno un ruolo di orientamento, oppure di manleva di responsabilità agli autori, o ancora la personificazione di istanze psicologiche, mentali o animiche che gli autori non vogliono inserire direttamente nella vicenda ma servirsene solo come inclinazioni od orientamenti.
Winnie e Breviglieri erano già stati evidenziati come personaggi cui era afidato il ruolo di custodi di tutti quegli aspetti esoterici, nascosti, irrivelati della saga di Carne. Il loro ruolo di Martfyer era evidente.
Ora si disvelano altri due figuri, dichiarandosi anch'essi ad un altro livello ontologico della vicenda. Tra l'altro questo livello viene collocato sul pianeta di Schit, luogo della protogenesi carniana, scenario di quelli che Derek ha definito "i frammenti" e antonomasia di una topologia mitica.
E' evidente che si cambia registro, tenendo sempre presente le ultime indicazioni del Fondatore, ovvero la sintesi anale, e - da ultimo - l'analogia Carne-Carnet-Forever con la trilogia dell'Alighieri.
Si impongono quindi i presupposti per un epilogo traslitterato, cosmico, celestiale, paradisiaco, ermeneuticamente rilevante, epistemologicamente significativo ed euristicamente appagante, che non trascuri i profondi significati che possono scaturire declinando la spirale ontologica che avviluppa il racconto.
(Mother Mary can bless you all)
domenica 20 gennaio 2008
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1 commento:
..."non ultimo questo presente, di osservazione dei tre livelli da un ulteriore livello "esterno"...
Non a caso, in un recente post su di un altro blog appare un riferimento al principio di indeterminazione. Da un livello esterno, geometricamente improprio,
leggiamo:
O misura simultanea di due culi accoppiati,
che come posizione e momento o energia e quantità di merda,
non puoi essere compiuta senza un' incertezza, ineliminabile!
O coppia di galusci canonicamente coniugati!
O culo quantistico, ricco di fluttuazioni!
Ti amo, atomo di culo, ti amo neutrone di culo.
Si impone quindi una rilettura dei facta?
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