sabato 26 gennaio 2008

Forse.

"Il Rifondatore ha scritto forse due volte. Ci sarà una improbabile possibilità?" pensò Carne.
"No!" tuonò la voce.

venerdì 25 gennaio 2008

La sentenza

Fine. L'ho scritto io, poi l'ha scritto Derek, poi l'ha scritto anche Myr, anche se col punto interrogativo, ma questo è contenuto nel suo dna, che ha appunto un cromosoma a punto interrogativo.
Comunque in qualità di Rifondatore mi arrogo, dopo che l'hanno scritto tutti, di decretare la fine della saga carniana.
Questo, solo per esigenze editoriali: New American Library a New York, Faber&Faber a Londra, Gallimard a Parigi, volevano assolutamente il manoscritto entro il 25 gennaio.
Ecco dunque, ontologicamente parlando, la vera esigenza che ha determinato la fine.
Ovviamente per i nostri lettori il diverimento continua su:
Shit Generation, ovvero: I Figli di Carne

(già pronto, su un nuovo blog)


"forse non è finita" disse forse Carne

Fine?

"Non hai ancora capito? E' finito, finito, finito."
"Avevo ancora un sacco di cose da fare..."
"Potevi farle prima, perchè non le hai fatte?"
"Perchè ne stavo facendo delle altre, non mi sono mai fermato un attimo."
"Così impari a individuare le priorità, senza sprecare il tuo tempo."
"Merda!"
"Appunto! Potevi occuparti d'altro..."
"E io ora cosa faccio?"
"Puoi cominciare a scrivere le tue memorie..."
"Come se fossi in pensione?"
"Sì. Lo sei."
"Mi state buttando via."
"Esatto, non servi più."
"Per una frase del genere potrei suicidarmi..."
"Non male, potrebbe essere la soluzione."
"Fanculo."
"Strana coincidenza!" pensò Carne che cominciava a capire che era davvero la fine.
"Tutto per colpa di quella testa di cazzo!" aggiunse tra sè e sè.

In effetti...



... ForeverCarne è finito.
Ma chi può dire che cosa sta succedendo sul piccolo circuito di Lydden Hill (Wootton Canterbury Kent CT4 6RX)?
Quali piccoli segreti si nascondono tra le pieghe di una comunità apparentemente unita?
Chi sta per sperimentare cosa?
E dall'alto di una posizione ormai consolidata di saggio, chi gioca con la vita di altri, inconsapevoli marionette?
Forse alcune risposte verranno, altre no, ma dopo la Trilogia si apre un nuovo scenario.
Una nuova generazione preme per sapere, per partecipare, per fare le proprie esperienze, financo per sbagliare.



Continua...

C'erano voci false che giravano su internet, sembrava - a creder loro - che la storia fosse ormai finita. La parola fine era stata detta alcune ore prima in Italia ma non sulle gelide acque della Manica.

Continua...












































Lo spazio bianco è dedicato a tutti coloro che.
.

giovedì 24 gennaio 2008


"Allora, hai fame?" ripeté Kate.

"Va bene, dammi da mangiare", disse Carne di Culo.

"Sì" disse lei, e aprì la grande credenza.

"Un uovo, Carne di Culo, un uovo per te" disse lei, e i suoi occhi brillavano come stelle lontane.

Il silenzio d'intorno era rotto solo dal fischio del vento tra le dune cosparse di cespugli secchi. Il mare in distanza alzava piccole gelide onde rabbiose.

Carne prese l'uovo, si calò i calzoni e se lo ficcò nel culo.
"Sono stato tuo, per tutto questo tempo" disse Carne di Culo.
"Lo so" disse lei.
"Restituisci a Carnet il portauovo d'argento"


FINE

Yorkshire connection

"Rivoltante" disse Grande
"Cinico!" gli rispose Colui
"Mi avevi promesso che sarebbe morto"
"un giorno o l'altro lo farà"
"Ma forse io non ci sarò più, a gustarmi la scena!"
"E' nel ciclo delle cose, sei suo padre"
"E da quando tu rispetti il ciclo delle cose?"
"Mi sono convertito all'Ordo Merdiensis"
"...Tu?"

Nostos alghèia

Raccolse le sue forze e proseguì. Il ghiaccio si stava sciogliendo. Durante il tragitto incontrò quello che restava di Shitland: un'isoletta di non più di un kilometro quadrato, con sopra un'ultima costruzione, una dependance del palazzo presidenziale. La terra era ormai esigua, ma quell'ultimo lembo non era più raggiungibile dalle pompe merdovore, e resisteva pervicacemente in mezzo al mare.
Carne fece qualche passo sulla spiaggia, poi entrò.

"Mi stavi aspettando?"
"Da molto tempo"
"Hai fame?" chiese Kate.
Lui non rispose (era ancora incazzato con lei perchè non lo aveva fatto salire sulla motoslitta).
Lei uscì, andò verso il mare, Carne la seguì.
"Lo avevamo detto che questo fiume sarebbe diventato un mare" disse stringendosi a lui.
Ma lui guardava lontano, forse indietro, verso i bastioni del passato.
"... e i nostri nipoti giocheranno con le onde, gli gnu torneranno all'ovile e..."

Un frullo d'ali interruppe la frase. Una cutrettola aveva nidificato in soffitta.


fine

(musica: a watermelon in easter hay, Frank Zappa)

Sempre più dura

Carne aveva capito l'essenza del messaggio del vecchio architetto e con due più due aveva fatto quattro, un risultato solitamente straneo alle sue capacità di produzione di pensiero astratto. In qualsiasi modo ci fosse arrivato c'era arrivato. Il bario. L'acqua. Bario più acqua uguale a quasi quattro. Acqua? Fuochino. Acqua salata? Fuoco! I nitrati disciolti nell'acqua avevano innescato una forte reazione endotermica che aveva prosciugato l'intero Canale della Manica del suo calore trasformando tutta la superficie in una spessa lastra di ghiaccio, una specie di ponte tra le due coste.
Carne aveva freddo e il freddo lo rallentava ma sapeva che il culo che aveva avuto non sarebbe durato a lungo, prima o poi il ghiaccio non sarebbe durato a lungo perchè la corrente del golfo, insolitamente calda per il periodo invernale, stava già sciogliendone la parte occidentale. La costa di Dover era davanti a lui ma senza punti di riferimento Carne non riusciva a valutarne la distanza.

Socchiuse le palpebre per mettere a fuoco un puntino nero che sembrava muoversi... si muoveva... si stava avvicinando, velocemente. Una motoslitta! Era salvo... Salvo? Chi stava guidando? Uno dei suoi (pochi) o uno dei loro (tanti?). Gli svolazzanti capelli di Kate (li conosceva bene) lo tranquillizzarono, ora sapeva che ce l'avrebbe fatta. Questa sensazione non durò a lungo, la motoslitta lo superò e proseguì verso la costa francese. Era solo di nuovo, perchè?

Sulla via del ritorno

Carne sapeva che non tutto quello che luccicava era oro e quindi che tutto quello che sembrava pongo poteva non esserlo, infatti il marrone era ancora lì dentro o così almeno qualcuno pensava. Ora però doveva attraversare il canale.
Prima di pensare doveva - come aveva detto un vecchio architetto molto tempo prima - osservare. con umiltà e senza dare niente per scontato, guardare con curiosità per scoprire ciò che si cerca, o semplicemente quello che accade.
"Senza dare niente per scontato?" si chiese.
Doveva attraversare il canale e ora aveva capito come fare. Si incamminò, leggero e veloce, senza nemmeno bagnarsi la suola delle scarpe.

A Parigi, negli uffici della sicurezza nazionale, M. Taffery stava guardando trasecolato le immagini riprese in tempo reale dal satellite: un uomo stava attraversando a piedi il Canale della Manica. Cercò subito di contattare Kate ma il suo numero era occupato. Non appena ebbe riagganciato il telefono suonò. Era Kate.
"Cosa succede?"
"Dove?"
"Il canale"
"Ti stavo chiamando per lo stesso motivo"
"E' ghiacciato anche dalle tue parti?"
"Non lo so, volevo solo dirti che c'è un uomo che sta attraversando la Manica a piedi."
"Avrà freddo..."

Carne aveva freddo ma sapeva che il freddo non lo avrebbe fermato. Il suo pensiero andò a quando la breve notte di Schit calò gelida sulla brughiera senza riuscire a bloccarlo.

mercoledì 23 gennaio 2008

Sintesi, sintesi, e ancora sintesi

"A quanto lo metti?"
"Otto al grammo" disse il tunisino guardandosi intorno circospetto
"Cazzo, è caro!"
"Ok, tieni, dammi quello che vuoi"
Gli parve strano. Prese il pacchettino e mise una banconota da cinquanta nella mano del tunisino. Saranno stati quattro grammi. Il tunisino sparì rapidamente dietro a una montagnola marrone.
Carne non aveva cartine, decise di fare uno svuotino con una Winston che gli era rimasta in tasca. Ma appena aprì l'involto si mise all'inseguimento del tunisino. Quel manigoldo lo aveva truffato: nell'involto c'era una pallina di Pongo.

Tutti i colori della Merda


Mentre Carne stava seduto su una montagnola di merda, assorto nei pensieri filosofici di cui sopra, Carnet, spinto da un insolito impulso a agire entrava in una cartoleria di un quartiere periferico di Dunkerque.
"Ha una scatola di Pongo?" disse" la vorrei con dodici colori"
"Prego signore, ecco, sono 6 euro e 50"
"Grazie..."
"Lo scontrino, signore."
"Ah, sì, grazie... buona giornata."
"A lei, signore."
Carnet andò a sedersi in un piccolo caffè poco distante, ordinò un Ricard e cominciò a spacchettare il Pongo. "Io sono il marrone."
Prese tutti i candelotti e iniziò scaldandoli con le mani. Poi, lentamente, li incorporò uno nell'altro.
Ogni tanto si annusava le dita, e antiche memorie parevano emergere.
Impastò la massa per una mezz'ora, in uno stato di pace meditabonda.
La palla aveva preso un colore grigio verdastro, era tiepida del suo tocco.
"Io sono il marrone, e sono ancora qui dentro. Ecco il Caos, ecco la sintesi, ecco il Principio. Entropia... Carne!" chiamò col pensiero "Vieni, giochiamo a fare i vermi di Pongo"

l'uomo dell'uovo

In sostanza Carne era solo, doveva porsi domande e darsi risposte alle quali avrebbe dovuto credere oppure no. La prospettiva non era delle migliori ma, malgrado alcune supposizioni, Carne aveva il grande vantaggio di non pensare e, nelle rare eccezioni, di farlo per tempi brevissimi. Uomo d'azione, aveva bisogno di obiettivi e, quando necessario, di filosofie semplici, di illusioni, di conigli estratti dal cilindro. In sostanza era poco più di un bambino, capiva solo quello che capiva, prediligeva mosse tattiche, senza sapere cosa fossero, a progetti strategici perchè il tempo delle attese, per lui, era tempo sprecato. Dovendo scegliere tra l'uovo certo ed una gallina possibile, non aveva dubbi.

In termini di filosofia spicciola era sicuramente meglio attribuire agli oggetti del pensiero un'esistenza indipendente dal pensiero stesso... ma continuare su questa strada ci porterebbe lontano mentre tutto quello che stava avvenendo era lì vicino, a poche miglia marine c'era di nuovo la costa inglese. E non dimentichiamo che nel frattempo Shitland, anche se ormai non interessava più a nessuno, si stava sciogliendo mentre tutti i progetti che la riguardavano stavano andando in fumo.

"Vuoi del fumo?" il tunisino era di nuovo lì, non se ne era mai andato.

Testa o croce?

Bisognava andare avanti. La prospettiva cartesiana ovviamente non durò che lo spazio d'un mattino. Pensò: "con quale diritto assumo il mio pensare come dimostrazione della mia esistenza? Il mio pensare potrebbe essere pura illusione, potrebbe essere una captazione di pensieri d'alri, una semplice risonanza, potrebbe benissimo non essere reale". Neanche Shopenhauer si mostrava adatto all'uopo. "Se il mondo è una mia rappresentazione - pensò Carne - devo assumere che l'occhio con cui lo rappresento è l'unico ente reale, dotato di uno statuto ontologico differente da tutto il resto... Che presunzione antropocentrica del cazzo!
Gli sfuggivano, però, in quel momento, (in cui era proprio al bordo della prospettiva solipsista), tutte le considerazioni degli altri filosofi, gli sfuggiva la differenza tra le categorie aristoteliche di eidos e ulé , tra i kantiani noùmeno e fenomeno, per non parlare delle differenze tra essenza ed esistenza evidenziate da Heidegger.
Come tutti i cretini moderni si era affezionato a Cartesio e a Laplace, gente capace di tirar fuori conigli dal cappello, con la peculiarità di averceli messi dentro poco prima...
Comunque bisognava andare avanti. L'essenza di Carne era qualcosa di eterno, ma la sua esistenza dipendeva da da Myrddin, da Derek, Da Klaus, Dal Rifondatore, forse da Grande Merda e Colui (ma a un altro livello ontologico), forse da Pandemonium, del quale il livello ontologico non era chiaro.

"Se almeno potessi dare una bella ripassata a Kate..." pensò,mentre procedeva in un paesaggio qualsiasi.

martedì 22 gennaio 2008

Cogito ergo.

Con gli occhi chiusi per sfuggire all'abbagliante bianco Carne non si accorse che tutto era diventato nero o forse sì, ma preferiva pensare il contrario.
"Che schifezza mi ha dato questo tizio?" mormorò mentre pensava che difficilmente in vita sua aveva gustato una simile delizia.
Questa alternanza di pensiero era frutto di quella sinusoidale varianza del suo aspetto e del suo carattere. Non fosse stato per quel posteggiatore abusivo che pretendeva di essere il rifondatore, per la sua voce cruda e rozza che gli trapanava i timpani con una massa di cazzate incomprensibili, ebbene, quella sarebbe stata un bella mattina. Non vedeva per quali motivi avrebbe dovuto sbarazzarsi di un certo Myrrdyn che, tra l'altro non conosceva nemmeno, e di un tale Derek che gli sembrava di avere conosciuto in un buon ristorante parigino di cui ora non ricordava il nome.
Questi due non dovevano essere eliminati perchè la loro sopravvivenza era predeterminata prima della loro nascita, altro che libero arbitrio! Possibile che tutti quanti, compreso questa testa di cazzo di millantato rifondatore, cercassero di attribuirgli delle responsabilità quando il suo ruolo era stato deciso almeno 5000 anni prima? Fanculo!
Aprì gli occhi. La collina aveva il suo colore, quella nuance di marrone che usualmente assume la merda dopo alcuni giorni di esposizione all'aria e alla luce. Le sue mani, e molto probabilmente anche le altri parti del suo corpo, erano bianche, quella tonalità di bianco che ha la pelle degli inglesi.
Era bianco, anglosassone, protestante, un vero wasp, e come tale membro di diritto di uno dei gruppi più privilegiati e più influenti della società, ovvero un cittadino non appartenente a nessuna delle tradizionali minoranze, tantomeno a quella afro.
Ora, doveva affrontare la realtà, sempre che da qualche parte ci fosse davvero perchè in prima istanza il concetto di realtà è intrinsecamente legato all'ontologia, cioè alla disciplina filosofica che si occupa di ciò che esiste. Un problema tipico dell'indagine ontologica può essere formulato come segue: cosa si intende quando si afferma che "una cosa esiste"?
"Cartesio è il mio salvatore!" pensò subito dopo...

A Whiter Shade of Pale

Il problema, o almeno quello che sembrava un problema, era che non solo Carne stava diventando bianco, ma tutto intorno a lui assumeva gradatamente un biancore smagliante, tanto che progressivamente scomparivano i contrasti e i confini tra le cose. Tutto bianco, come pagine ancora da scrivere. Per uno abittuato a vivere nella merda, la sensazione era paradisiaca, ma gli provocava una gioia quasi insopportabile, dolorosa, specialmente nella zona perianale che sembrava essere la sorgente della luminosità.
Nel baglior freddo e asettico simile al mare di latte attraversato da Gordon Pym, Carne ebbe appena il tempo di vedere la faccia del tunisino trasfigurare, e trasformarsi nell'amichevole volto di Winnie, un attimo prima di dissolversi nell'albedo totale in cui tutto era immerso.

La voce del Rifondatore, dal nulla, gli disse:
"Quello che hai assunto è un concentrato di Helleborus con una concentrazione di CDC69 che supera di molto le soglie tollerabili. Praticamente un'overdose. Ti troverai a saltare di due o tre livelli ontologici... dipende da quanta te ne sei fatta. Stavolta, se ammazzassi tuo padre, morirebbe veramente, e senza appello. Potresti addirittura arrivare in casa di Myrddyn o di Derek e sparare un colppo di Shitgun a quegli stronzi. Adesso hai finito di giocare, adesso hai davvero il libero arbitrio. Carne, sei nella Merda".

lunedì 21 gennaio 2008

Confusione

Da tempo Carne utilizzava la pozione, l'aveva provata la prima volta a Camberwell Green, quando un ramo spezzato di H.F. aveva ferito Kate. Aveva assaggiato il liquame, poi aveva preso un goccio del miracoloso sciroppo che il vecchio Fuller aveva consegnato a Kate prima di andarsene. Da quel momento in poi aveva sempre utilizzato, all'insaputa di tutti, la linfa di H.F. poi lo sciroppo, poi la linfa e così via, una vera e propria dipendenza. Non capendo un cazzo (come al solito quando succedeva qualcosa di insolito) stava utilizzando l'antidoto come pozione e la linfa/pozione come antidoto. Il risultato, a lungo andare era lo stesso. Era nero, poi tornava bianco, poi nero di nuovo... e così via anche per l'aggressività, gli stimoli sessuali... Era anche per questo che pochi sapevano che lui era nero (nero, pensava lui di se stesso come colore originario senza sapere di essere bianco, modificato dalla dose di linfa che lui pensava essere l'antidoto...) Insomma, come abbiamo detto prima non ci capiva più un cazzo. Era anche per questo che anche chi lo conosceva bene era confuso, spesso lo confondeva con Carnet non solo per il suo aspetto esteriore (confusione che del resto aveva tratto in inganno anche il vecchio psicoanalista).

Ai piedi della Colline de la Merde Carne aspettava uno spacciatore tunisino. Era rimasto senza linfa e ne aspettava un'altra, del tutto diversa ma - gli avevano assicurato - di ottima qualità. Non c'erano alternative, quindi bisognava provare anche questa. Inghiottì le ultime gocce dell'antidoto e ridivenne bianco un'altra volta.

Flashback

Il vecchio Timothy Graham Fuller aveva convinto sua nipote che per fare la salsa ci vuole una pianta che cresce solo a Londra... si chiama ... Shit Tree (Helleborus Foetidus, ndr)... quando la spezzi, dai rami esce un liquame scuro e puzzolente...
In realtà non era ancora arrivato il momento di spiegarle che il suo interesse non doveva essere per la salsa e le azioni della Pea & Lerrins in suo possesso. Lui stava per andarsene e Kate avrebbe dovuto capire da sola quale era la misteriosa qualità della pianta e avrebbe dovuto imparare a servirsene nel momento giusto con la persona giusta.

Il vecchio Timothy Graham Fuller aveva provato su sè stesso la pozione ed aveva deciso di portare nella tomba il segreto: le due nature del suo animo si erano scisse a tal punto che persino il suo aspetto ne era stato trasfigurato, la sua pelle aveva addirittura cambiato colore, il suo carattere caricato di un'aggressività spiacevole, i suoi stimoli erotici azzerati... Da uomo previdente aveva però messo a frutto la sua esperienza con le piante velenose di quando era capo giardiniere ai giardini di Kew e aveva preparato un antidoto. Al momento giusto lo aveva trangugiato e la sua parte più mite era ricomparsa ma con essa il desiderio di riappropriarsi di nuovo dell'altra parte, che a lungo andare avrebbe sopraffatto la prima. Fu proprio con quella certezza che decise di andarsene, con i suoi novantasette anni nessuno avrebbe pensato al suicidio.

Keystone

Venkmann era un po' in imbarazzo. Che lo cercasse proprio Pandemonium in persona, dopo che lui l'aveva abbandonato davanti al Titty Twister, e anche dopo la figuraccia d Wanfalgurbjan, gli sembrava strano.
Lo fecero passare attraverso la grande sala controllo degli scarichi di Shitland. Un paio di tecnici ucraini controllavano pigramente il flusso incostante delle pompe merdovore.
Pandemonium si era fatto allestire un piccolo ufficio a fianco della cabina di controllo. Dalle vetrate si poteva vedere un bel tratto di costa: ormai Shitland era tornata ad essere un isola, erosa ai lati con progressione inesorabile.
"Siediti, Venk - disse Pandemonium in modo affabile - Un drink?"
Pandemonium conosceva i gusti di Venkmann e mise sul tavolo una bottiglia di tequila senza bicchieri. Venkman svitò accuratamente il tappo e trangugiò una quindicina di sorsate, poi disse:
"In cosa posso... ehm, servirti, Santanico?"
"Devi prendermelo vivo, e portarlo qui"
"Ancora Carne, vero? Ma cos'ha che ti interessa tanto, quell'uomo?"
"Bisogna che non arrivi all'Helleborus. In tutta questa faccenda tutti si sono dimenticati di quella maledetta pianta, eppure è lì, tutta la chiave del marchingegno"
"C'è da fare del grano?" chiese Venkmann con lo sguardo disabitato.
"C'è molto di più. Dentro quella pianta c'è un enzima, il CDC69, che risolverebbe in un colpo un bel po' di problematiche di questa storia"
Venkmann guardava Pandemonioum con lo sguardo sempre più vuoto. Lui non sapeva un cazzo delle problematiche di questa storia. Era morto già un paio di volte e si era ritrovato vivo. Tutto qua.Per la verità una volta era stato suo figlio, quando era socio di Jason, ma Venkmann è sempre Venkmann. "Morto o vivo, padre o figlio, se c'è da sparare e da fare del grano, sono qua" pensò.
"...questo enzima, - continuò Pandemonium - assunto per via anale agisce a livello genetico e trasforma i cromosomi razziali. Trasforma i neri in bianchi. Ci sono degli studi che dimostanoo che la razza umana in origine era nera. Siamo partiti tutti dall'Africa. Capisci, Venkmann? Un pianeta di fottuti negri. La cosiddetta razza bianca è venuta fuori nell'epoca lemurica, assumendo l'Helleborus. Hai capito?"
Venkmann non aveva mai sentito parole come "enzima" o "cromosoma" e pensò che Pandemonium infilasse nel discorso delle parole straniere per incuriosirlo.
Quanto ai neri che erano diventati bianchi pensò subito a Michael Jackson e si concentrò sulle parole di Dirty Diana.
"Vai avanti, Santanico. Quanti sono questi negri a cui dobbiamo fare il culo?"
"No, non si tratta di questo, maledetto idiota. Bisogna che Carne non metta le mani su quella pianta. La Fuller conosce il segreto, forse ha anche la spilla. Il giorno che Carne dovesse finalmente scopare quella donna, lei gli rivelerebbe tutto, lui prima o poi arriverebbe all'enzima, e diventerebbe identico a quel gagà di suo fratello. In pratica si realizzerebbe quella famosa sintesi anale".
Venkmann pensò che si trattasse di un giro di film porno in cui due gemelli facevano sesso anale con la Fuller. Non capiva cosa c'entravano le spille e le piante, ma sapeva che la gente ha ogni genere di perversione. Pensò alla Fuller che faceva sesso con una spilla e si eccitò, ma solo un po'.
"Gran fica. Dobbiamo far fiuori anche lei?" disse Venk.
Pandemonium ebbe come un moto di sconforto. Come avrebbe potuto spiegare a Venkmann che l'Helleborus aveva anche la proprietà (scoperta dall'Ordo Merdiensis) di modificare il livello ontologico delle persone? Come avrebbe potuto dirgli che con l'Helleborus, o meglio con l'enzima CDC69 lo sesso Venkmann avrebbe potuto avere lo stesso statuto ontologico del Fondatore? Come avrebbe potuto spiegargli che lui, Pandemonium, sapeva quelle cose da oltre cinquemila anni, e che la aveva ascoltate direttamente dalla voce del dio Seth?
"Li voglio vivi, vivi! Hai capito Venkmann?"
"Tutto chiaro" disse Venkmann, che aveva capito che Pandemonium li voleva vivi.

3-3, per pareggiare i conti

"Ci serve un lasciapassare."
"Ci servirebbe."
"Ci servirebbe se.. invece ci serve perchè.. questa è la differenza."
"Tu vuoi che vada da lui, è l'unico che ci può aiutare."
"Non pensare più a quello che ti ha fatto, ora ci serve."
"Facile per te, avresti dovuto esserci tu al posto mio!"
"Non avrei mai potuto, sono un uomo."

Lui era davvero un bastardo. Carne ricordava bene tutta la storia, di quando aveva trovato migliaia di files su Kate+pandemonium+porno... Ma ora lui controllava i due scarichi di Shitland: A Cheriton, sulla costa inglese, e a Coquelles, vicino a Calais (i due imbocchi del tunnel sotto la Manica, inglobato da Shitland) due enormi idrovore stavano lavorando a pieno regime creando, con il materiale aspirato, due grandi colline. Quelle erano ormai le uniche due vie di fuga ma la direzione dei lavori era stata affidata a Pandemonium e il suo premio, in caso di successo, sarebbe stato la rovina di Carne. Come avrebbero potuto convincerlo a rinunciare al premio?

Kate e Carne raggiunsero il gorgo più vicino e si lasciarono risucchiare. Le due idrovore erano tarate su uguali potenze così Kate andò da una parte e Carne dall'altra. Fu una fortuna per Carne finire su Merde (questo il nome della collina su terra francese) dove fu scambiato per un cameriere di colore del palazzo presidenziale, anzichè su Shit dove Pandemonium stava controllando i flussi.

Erano di nuovo divisi dalla sorte.

domenica 20 gennaio 2008

Dialoghi 2

"Cosa sta succedendo?"
"Non chiederlo a me, non ci sto capendo niente."
"Ma noi ci siamo ancora in questa storia oppure no?"
"Io suggerirei di fare le valigie."
"Per andare dove?"
"In un altro posto o in un'altra storia. Un po' come quando in uno studio stanno girando un film e in quello di fianco un altro. Tu esci dal primo ed entri nel secondo e passi da un film di fantascienza a una commedia e devi fare finta di essere pronto per una festa in maschera. Come alternativa te ne puoi tornare a casa."
"Il casino è che noi non abbiamo una casa..."
"Dettaglio insignificante. Cerchiamone una."
"Dove?"
"Lontano da qui."
"Ci troveranno."
"Impossibile. Non sanno neppure che esistiamo."
"Hai ragione, per giunta stavano per mettere tutti in cassa integrazione..."
"Sei convinto?"
"Adesso sì."

Il colloquio era stato registrato dai servizi francesi ma neppure loro sapevano a chi appartenevano le due voci. Kate chiese a Taffery di indagare ulteriormente.

"Purtropp0 bisogna eliminarli."
"Non c'è dubbio, altrimenti questa storia si complica ancora di più."
"Non sarebbe meglio prima sapere chi sono?"
"No. Se lo sapessimo potremmo ripensarci."
"Ma questa è l'ultima volta, vero?" Carnet era stufo di sembrare un rammollito, la sua copertura aveva funzionato sempre e la sua doppia vita cominciava a pesare troppo sulle sue spalle.
"Speriamo." Nelle sue risposte GM era sempre sibillino. Non aveva mai parlato a Carnet dei suoi progetti per il gemello.

Parliamone

Non dobbiamo ricambiare le ingiustizie,
né fare del male a nessuno,
qualsiasi cosa gli altri facciano a noi

Platone dialogo con Critone


"Possibile che questo ragazzo non abbia ancora capito?"
"Non ha ancora capito, ma la colpa non è sua."
"Nostra?"
"Nostra. Lo sai benissimo. Un giorno gli facciamo fare il sommozzatore, il giorno dopo il guerriero, poi lo confondiamo con lusinghe sessuali, poi ancora lo decoriamo per cose che non ha fatto... se non abbiamo le idee chiare noi come vuoi che le abbia lui?"
"E' possibile che ci si sempre la responsabilità di qualcuno? le cose succedono, punto e basta."
"Le cose succedono punto e basta? Ma sei rincoglionito? Le cose le abbiamo fatte succedere noi!"
"Quindi secondo te se Carne non capisce la colpa è nostra!"
"Nessun dubbio su questo."
"Non ti sopporto più. Era meglio quando c'era il Fondatore."
"Nostalgia... non me lo aspettavo da te. In questa storia ci sono morti risorti. se proprio ne senti la mancanza fai tornare anche lui, le possibilità le hai."
"Bravo! Stiamo cercando di ridurre il numero dei personaggi e tu vuoi mantenere le cose come stanno... ho paura che questa storia non finirà mai."
"Non sarebbe male, questo ci garantirebbe una vita lunga."
"Si trattava di un accenno metaforico..."
"Adesso spiegami cosa vuole dire accenno metaforico."
"Ignorante!"
"Lo chiedevo per i nostri lettori che degli ultimi tre capitoli non ci hanno capito un cazzo."
"Fanculo! Nel prossimo capitolo cerco di eliminare anche te!"

E quindi si capisce che è tutt'altro che una quisquilia

Perchè in questa nuova prospettiva diviene chiaro anche lo sforzo di Carne come di un individuo che vuole emanciparsi e trascendere la propria natura. Come tutti gli eroi dei poemi epici tende a diventare immortale, non tanto a dimostrare, quanto a mostrare come un uomo comune possa varcare la soglia del mito, agire e guadagnarsi gloria in territori non abituali e avvicinarsi al suo Sè superiore "interno". Avvicinamento che progredisce in ragione di quanto questo Sè si contrae nelle sue forme eteroreferenziate (il Fondatore).
In effetti il problema della trascendenza in Carne e della metafisica delle trasformazioni contenute nella vicenda non è stata ancora affrontata, e direi che forse se ne avro voglia prima o poi lo tratterò. La presenza di un Fondatore latitante, apparentemente assente e distratto, che fornisce indicazioni criptiche e che impone soluzioni capricciose, è quanto mai simile alla visione che hanno del Creatore molte persone che si sono dissociate dalla catechesi pur non perdendo la dimensione spirituale.
L'ulteriore notizia della morte del Fondatore non può non stimolarci un'associazione di idee con la Morte di Dio di cui parla Nietzsche, tant'è vero che Wittgenstein neppure pensa più di argomentarci sopra, il che suona come un consenso, anche se immagino che nè Emanuele Severino ne Heidegger sarebbero d'accordo. E' una scelta obbligata, quindi, quella di affrontare il problema delle vere istanze, delle vere missioni. E' il momento terribile di Shiva il distruttore, un momento in cui occorre calare le maschere ed offrire il volto a quella parte di verità che possiamo permetterci.
E' più che mai evidente che occorre spostare l'asse del racconto da un piano epistemologico ad uno ontologico, in cui il superuomo Carne taglierà tutti i ponti alle proprie spalle per decidere alfine qual'è la sua vera natura.

IL RIFONDATORE

Inserto: i Martfyer

I Martfyer sono figure la cui denominazione è stata formalizzata dagli autori di questo blog, ma la cui presenza straborda in tutta la buona e la mediocre letteratura. Si tratta di figure intermedie, a metà strada tra lo scrittore (o gli scrittori) e i protagonisti dell'opera. Ecco quindi che si assiste a tre livelli ontologici, ovvero
1 - il livello di vita reale degli scriventi
2 - il livello metanarrativo dei martfyer
3 - il livello dei protagonisti della vicenda (livello che, nel, caso presente ne include molti altri, non ultimo questo presente, di osservazione dei tre livelli da un ulteriore livello "esterno".
Questo post quindi è a un livello ontologico suo proprio, che lo differenzia da tutti gli altri post e probabilmente da tutti i testi contenuti nel web (pur essendo parte integrante del romanzo "Forever Carne").
Comunque, tornando ai Martfyer, va detto che essi hanno un ruolo di orientamento, oppure di manleva di responsabilità agli autori, o ancora la personificazione di istanze psicologiche, mentali o animiche che gli autori non vogliono inserire direttamente nella vicenda ma servirsene solo come inclinazioni od orientamenti.
Winnie e Breviglieri erano già stati evidenziati come personaggi cui era afidato il ruolo di custodi di tutti quegli aspetti esoterici, nascosti, irrivelati della saga di Carne. Il loro ruolo di Martfyer era evidente.
Ora si disvelano altri due figuri, dichiarandosi anch'essi ad un altro livello ontologico della vicenda. Tra l'altro questo livello viene collocato sul pianeta di Schit, luogo della protogenesi carniana, scenario di quelli che Derek ha definito "i frammenti" e antonomasia di una topologia mitica.
E' evidente che si cambia registro, tenendo sempre presente le ultime indicazioni del Fondatore, ovvero la sintesi anale, e - da ultimo - l'analogia Carne-Carnet-Forever con la trilogia dell'Alighieri.
Si impongono quindi i presupposti per un epilogo traslitterato, cosmico, celestiale, paradisiaco, ermeneuticamente rilevante, epistemologicamente significativo ed euristicamente appagante, che non trascuri i profondi significati che possono scaturire declinando la spirale ontologica che avviluppa il racconto.

(Mother Mary can bless you all)

Someboy up there loves me

Sul pianeta Schit, in una perfetta rappresentazione olografica dello Yorkshire i due vegliardi sospesero la loro orgia con alcuni ragazzini extragalattici approdati sul pianeta in cerca di denaro facile. Il grande monitor olografico mostrava un vortice molto visibile proprio sulla zona che noi sappiamo.
"Sta andando tutto a troie!" disse Grande Merda
"Mah, che vuoi che ti dica, caro... la faccenda cominciava a stufarmi".
"Però è un peccato... quella bella lingua di terra tra Francia e Inghilterra poteva essere un bel trampolino di lancio..."
"Ho fatto due calcoli. Sulla terra ci sono 6,6 miliardi di abitanti, più o meno. Mettiamo che ognuno faccia circa mezzo chilo di merda al giorno... è una media, a braccia. Bene, questo significa che ogni giorno vengono prodotte circa 4 milioni di tonnellate di merda umana. Non contiamo quella delle bestie, che comunque è enorme, basta pensare ad allevamenti, mandrie, zoo... Diciamo che ogni giorno il mondo dispone di almeno sette milioni di tonnellate di merda, quasi tre miliardi di tonnellate di merda all'anno, che si sedimentano su un milione di anni di merda, che corrispondono all'incirca alla presenza dell'uomo sulla terra..."
"Ti prego!" squittì GM.
"Beh, mi semba che ce ne sia abbastanza - incalzò Colui - Tra breve tutta la Terra sarà solo merda, meglio risparmiare a Shitland questa omologazione finale"
"E Carne?"
"Eliminarlo sarebbe facile, e anche divertente, se non fosse per quel vecchio autista e quel commendatore italiano..."
"Cosa intendi dire?"
"Che loro sono due martfyer"
"... Come noi?"
"Non fare domande idiote, hanno molto piu credito di noi! Loro hanno lavorato, mentre noi ci ingozzavamo di marron glacé inchiappettando giovani muratori o aspiranti fotomodelli"
"E adesso?"
"Mi sa che adesso verranno tempi duri. Il Fondatore è morto, e non abbiamo più santi in paradiso"
"Pensi che Carne ci troverà?"
"Anche se citrovasse non potrebbe farci niente. Ti sei già dimenticato quando ti ha fatto fuori?"
No, certo... un caso da manuale!"
"Però sei vivo. E sai perchè? siamo a un altro livello ontologico, rispetto a Carne"
"Davvero? Non me n'ero accorto"
"Non essere ipocrita, è ora che riveliamo ai lettori la nostra vera identità"

sabato 19 gennaio 2008

Purtroppo...

"E anche questa è fatta!"
"Sapevo che prima o poi saresti tornato!"
"Tu la sai lunga, Winnie"
"Purtroppo sì"
"Purtroppo?"
"Purtroppo."

Cos'altro poteva succedere ora, che la banda di sorci era neutralizzata? Kate era al suo fianco e questo gli dava sicurezza, la regina lo aveva decorato, il bario era sotto controllo, i due vecchi non gli avevano messo i bastoni tra le ruote... tutto sembrava andare per il meglio ma Winnie gli era sembrato cassandresco.

Kate entrò con passi rapidi nel salone, sembrava molto preoccupata. Non parlò subito, non sapeva da dove cominciare.
"Date un'occhiata a queste foto"


"Non ci capisco nulla"
"Te lo spiego subito. Monsieur Taffery, che ho conosciuto a Parigi nei giorni in cui il Peacock del SISBO non mi ha ricevuto, per ringraziarmi di alcuni piccoli favori che gli ho fatto, mi ha mandato delle immagini satellitari riprese dai servizi segreti francesi. Il satellite controlla Shitland da parecchi giorni. Ha notato sulla superficie alcune anomalie che lasciano dedurre una preoccupante attività sotterranea"
"Fenomeni naturali?"
"Naturali o innaturali, non lo sanno ancora, di certo c'è che alcune zone di Shitland cominciano ad ingorgarsi."
"Previsioni?"
"Shitland potrebbe venire risucchiata, biodegradabile come è potrebbe sparire in fretta senza lasciare traccia. Tutte il nostro lavoro finirebbe a puttane."

A Cheriton, sulla costa inglese, e a Coquelles, vicino a Calais (i due imbocchi del tunnel sotto la Manica, inglobato da Shitland) due enormi idrovore stavano lavorando a pieno regime creando, con il materiale aspirato, due grandi colline. Lady Cophetua aveva finanziato il progetto (male che andasse il materiale estratto avrebbe coperto i costi dell'intera operazione) ed aveva affidato la direzione dei lavori a Pandemonium. Il suo premio, in caso di successo, sarebbe stato la rovina di Carne. Nemmeno loro avevano un'idea di quali sarebbero state le conseguenze.

venerdì 18 gennaio 2008

La rivincita

Non era la prima volta che Kate gli aveva salvato la vita ma la cosa cominciava ad innervosire Carne. Ormai era circondato da troppi bastardi che miravano solo ad aumentare le proprie ricchezze senza preoccuparsi del futuro di Shitland che, senza di lui, non sarebbe mai esistita. Era ora di farla finita con vecchie troie, avide culone, piccoli camorristi, madri snaturate, padri egoisti, fratelli smidollati. Era ora di rimettere le cose a posto.

Kate riunì il governo con l'urgenza che la situazione richiedeva: Carne - ed era suo diritto - aveva deciso di assumere pieni poteri, si sarebbe assunto l'interim di tutti i ministeri, mandato a casa buona parte dei cialtroni che stavano per dividersi la torta.

Con una spavalderia che aveva dimenticato di possedere affrontò lo sguardo incredulo di Carnet.
"Tornatene a casa, finchè sei in tempo!"
"Sei rincoglionito? sai cosa può succederti se..."
"Fanculo, mezzasega, togliti dai coglioni!" ora lo sguardo era diventato duro.
Carnet rimpianse di non avere sfruttato i conti correnti ai quali aveva avuto accesso e capì che il suo gemello stava facendo sul serio.
"Ci vediamo a Londra, se ce la fai"
"Ce la farò"

Winnie, che lo osservava da lontano, mormorò un finalmente! tra i denti e gli inviò un sorriso prima che Carne entrasse nella sala delle cerimonie. Sul grande tavolo di mogano c'era ogni ben di dio e Gwendalyne si stava abbuffando di tutto il commestibile presente. Lady Cophetua stava borbottando qualcosa a Jason che stava prendendo appunti con aria servile. Mirko, sdraiato su una chaise longue, guardava dalle ampie vetrate tutto quello che un giorno, anche se gli altri non lo sapevano ancora, sarebbe diventato suo.

Nessuno di loro si era accorto dell'arrivo di Carne eppure lui era lì, ad una decina di metri da loro.
da alcuni minuti (il grande tappeto di nahavand aveva attutito i suoi passi). Li osservò ancora per alcuni istanti e poi
"In piedi, sorci, davanti a me!" disse con voce imperiosa.
La sorpresa era sempre stata la sua arma migliore ed anche questa volta aveva funzionato. La comunicazione era stata efficace, il mix era stato studiato perfettamente: il tono della sua voce, l'enfasi e soprattutto l'utilizzo di un appellativo ingiurioso aveva ottenuto l'effetto previsto. I quattro ex-ministri si alzarono e i loro occhi mostrarono il disagio per una situazione inaspettata, di fronte alla quale non avevano risposta possibile. Davanti a loro c'era un uomo nuovo, non l'Ultimo Carne rammollito e un po' rincoglionito ma il Primo Carne abituato al comando e al pericolo. Il tempo della sorpresa permise agli agenti speciali, appena tornati dall'azione contro i cappacappacappisti, di circondare - shitgun in pugno - i quattro maneggioni.
"No, non eliminateli" ordinò Carne "devono inaugurare le nostre prigioni".

"Bravo" mormorò Winnie "era ora!"

giovedì 17 gennaio 2008

Nero o bianco, Carne non si tocca!

Il Ministero della Sicurezza non era stato chiesto da nessuno anzi non era neanche previsto. Proprio per questo nessuno protestò quando l'incarico venne attribuito a Kate. Non era stato un caso, nè una scelta nepotistica, Carne era preoccupato per la sua pelle, soprattutto da quando il suo colore era cosa pubblica. Non poteva certo sottovalutare le nuove brigate del KKK, sempre più numerose nel nord europa da quando si era diffuso il sistema dei voli low-cost, che lo avrebbero volentieri fatto fuori - niente di personale - per il valore simbolico di una tale azione. I responsabili se la sarebbero cavata grazie alle protezioni di cui godevano, soprattutto da elementi di spicco della vecchia guardia. Vecchia guardia inglese, che era sopravvissuta nel paese più civile del mondo, lo stesso che permetteva alla gente di colore di guidare in esclusiva gli autobus nella capitale.

Kate, che da parecchio tempo si era accorta che Carne non era bianco, si era preparata ad una tragica evenienza ma ora, nel suo nuovo incarico, poteva agire velocemente grazie alle ampie risorse su cui poteva contare. Non le ci volle molto a radunare tutti gli agenti speciali a sua disposizione e a spiegare loro la strategia che da tempo aveva studiato. Si trattava di utilizzare Carne come esca e loro sarebbero piombati come mosche sul miele.

Dove attirarli? Sulla Plage de Verger, un luogo appartato tra Cancale e Saint Malo che Kate conosceva bene, dove più di una volta si era accoppiata con Jason. Dopo che Shitland si era arenata nei pressi di Mont Saint Michel la spiaggia non era più quel piccolo angolo di paradiso citato su tutte le guide turistiche, le tracce melmose dell'isola avevano cancellato il blu del mare, la spiaggia era coperta da uno spesso strato di merda.









Il Ministero della Sicurezza emise un comunicato stampa tranquillizzante. Il Governo si era insediato senza problemi, ogni ministro si era subito dedicato ai suoi affari e quindi Carne poteva finalmente concedersi una vacanza (i dettagli della destinazione, fatti trapelare ad arte, raggiunsero velocemente i destinatari).

Il giorno successivo alcune decine di persone imboccarono la strada bianca verso la spiaggia senza alcun apparente motivo perchè la giornata era fredda e non c'era alcun bisogno di andare al mare. Dalle loro borse estrassero dei panni bianchi, delle tuniche con cappuccio che indossarono rapidamente pronti ad aspettare l'arrivo di Carne. Come tanti rambo, dalla melma marrone emersero invece gli agenti speciali mentre sulle alture laterali comparvero degli shitgun da campagna che iniziarono subito a sparare sui cappacappacappisti, imbrattandoli dapprima, continuando poi sino a coprirli del tutto. Non ci fu reazione. Arrivarono allora una decina di ruspe che in pochi minuti completarono l'opera e poi se ne andarono insieme ai gabbiani che avevano sperato inutilmente nella costruzione di una nuova discarica:

Kate aveva diretto i lavori senza trascurare i dettagli più utili ai suoi fini. Le telecamere avevano ripreso ogni fase dell'azione, il risultato trasferito su Youtube. Il KKK era avvertito. Se ci avessero provato ancora sarebbero finiti nella merda. C'era la prova.

DE TERAPHIM DUPLICATIONE

ALBUM AC NIGRUM FACTUM EST
ORACULA DICENS

Il compromesso

Aveva accontentato tutti e tutti gli interessi erano stati rispettati. Per il momento Carne aveva salvato la pelle. Nera o bianca era la sua e questo è quello che contava in quel momento.

A strike to the circle and a strike to the tun

Carne uscì dallo Studio Marrone con un po’ di imbarazzo. Era la prima volta in vita sua che indossava un frac, se si esclude quella volta che aveva fatto il ruolo di Louis Armstrong in un piccolo musical scolastico a New Orleans.
La sala era gremita, e c’era un’ansiosa trepidazione. Carne sapeva che se avesse sbagliato qualcosa c’era almeno una ventina di cecchini (tutti pagati da committenti diversi) pronti a farlo fuori.
Quindi aveva scritto un foglio e l’aveva fatto controfirmare da tutti. Adesso doveva salvare la pelle, poi avrebbe deciso il da farsi.
Prima di parlare si voltò verso Carnet e gli disse piano:
“Ma qui c’è scritto “noi”... Non vorrà mica dire che ci sei anche tu?”
“No, è plurale maiestatis”
“Cazzo è, una specie di blenorragia?” Chiese Carne
Ma ormai l’applauso lo richiamava sulla grande ribalta del Salone delle Cerimonie.
Salì sul podio e diede un piccolo colpetto con la mano sul microfono, per verificare che fosse acceso.

“Noi Carneade Di Culo Bisazza, Signore regnante di Shitland, riuniti in Consiglio Primario con noi stessi, con la fermezza nel cuore e la saggia ponderatezza della mente, per grazia di Dio e con gli auspici del Destino, abbiamo deciso secondo coscienza le nomine per il primo governo della Terra di Shitland,

Nominiamo pertanto:

L’On. Winnicott Willaby, detto Winnie Ministro degli Interni
L’On. Commendator Armando Breviglieri, Ministro degli Esteri
L’On. Jason Spengler, Ministro dell’Industria e del Commercio
L’On. Katherine Fuller detta Kate, Ministro della Sicurezza
L’On. Isa Di Culo, Ministro della Cultura, del Turismo e dell’Ambiente
L’On. Lady Cophetua Hinshelwood, Ministro delle Finanze
L’On. Miss Gwendaline Hichens, Ministro dell’Agricoltura e Risorse Naturali
L’On. Carmen De Culo Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni
L’On. Mirko Capecelatro, detto O’ Infante, Ministro dello Sviluppo
L’On. Bascomb Cougherthy Ministro del Protocollo

per sua espressa richiesta, nostro Fratello Sua Altezza Eccellenza Carnet de Culo non ricoprirà cariche istituzionali pur potendo accedere ai bilanci e ai conti correnti e potendo prendere parte ai Consigli Governativi:

Ciò è deciso. Dio benedica Voi tutti".

mercoledì 16 gennaio 2008

Verità, finalmente!

Vera o falsa fosse la dipartita del Fondatore la sua messa in scena, vera o falsa che fosse, conteneva un segnale a tutti noi, gli autori: sentitevi liberi, il controllo è finito, niente più censura.

La speranza che ciò succedesse non si era mai spenta ed oggi, finalmente, le nostre aspettative si stavano realizzando. Avremmo potuto arrivarci prima, scioperando come stanno facendo gli sceneggiatori di Hollywood, ma qui la situazione era molto più complessa, qui non ci sono interessi di casta, non chiediamo riconoscibilità professionale nè tantomeno un aumento del nostro compenso. Nel nostro caso, in questa trilogia, i personaggi sono nostri figli, li abbiamo fatti crescere, vogliamo proteggerli, non permettiamo a nessuno di modificare il destino che abbiamo scelto per loro.

Ora che il Fondatore ha dato le dimissioni - così almeno è sembrato a tutti noi - possiamo finalmente affrontare la verità, vuotare il sacco e dirvi come stanno davvero le cose, raccontarvi chi sono veramente i vari personaggi e quali scheletri nell'armadio conserva ciascuno di loro.

Disponendo (non si comincia mai una frase con un gerundio, ma per fortuna la censura è finita) ora di tempo e spazio sufficienti per tracciare un profilo oggettivo per ciascuno dei nostri personaggi iniziamo dal protagonista, da Carne.

Carne
Apparente eroe tutto d'un pezzo ma logorato dal problema della eiaculazione precoce. Preoccupazione del tutto inutile almeno per almeno tre motivi: (1) Carne non solo scopa pochissimo (se non vado errato una sola volta nella trilogia) ma (2) non vede nemmeno quale grande vantaggio (risparmio di tempo) viene prodotto da un simile disturbo del tutto comune perchè (3) il cazzo non vuole pensieri. Dalle sue battaglie su Schit alla scalata dell'Eiger non lo abbiamo mai perso di vista, anzi no. In realtà non lo abbiamo mai visto, abbiamo solo creduto a quello che abbiamo e che ci hanno raccontato. Nella colonna di sinistra, sotto il titolo Prefatio compare infatti la frase di una storia è vero solo quello che il lettore crede, ma se nessuno ci avesse - se non avessimo - raccontato la storia, nessuno avrebbe il problema di credere o meno. Riassumendo, Carne fa ormai parte della nostra famiglia ma noi non lo abbiamo mai visto. Un vero paradosso.

Il progetto del Fondatore, nero su bianco, era intitolato Black & White. A noi autori non era stato detto nient'altro ma il nostro intuito e la nostra esperienza di decifratori di necessità inespresse ci avevano permesso di dedurre la verità: il Carne originale era nero, nato nero da genitori bianchi (per misteriosi mendeliani percorsi genetici) mentre il suo gemello era nato, ovviamente dagli stessi genitori, del tutto bianco. Incredibile una delle relazioni sulla diagnosi di schizofrenia del ragazzo stilate dal professor Jirolam Salajdarian dove si descrive la straordinaria abilità di trasformismo del giovane De Culo nel passare da bianco a nero, da una personalità all'altra, in tempi ristrettissimi.

Ora che il colore della pelle di Carne non è più un segreto, a tutti voi sarà più facile capire perchè i due fratelli sono così diversi, per prima cosa perchè uno è nero e l'altro bianco ma anche perchè quello bianco, perchè bianco, è stato cresciuto diversamente. Come in Brave New World di Aldous Huxley a Carne pane e salame a Carnet dolci di Fortnum & Mason, a Carnet camicie di seta a Carne vesti di tela...

Ora che il colore della pelle di Carne non è più un segreto, a tutti voi sarà più facile capire perchè in più di un anno gli viene permesso sesso solo una volta, perchè non lo hanno ancora fatto sposare con Kate, perchè lui non ha contatti con i personaggi della buona società londinese, perchè tutti decidono che se deve morire qualcuno, quello è lui!

In tutta la storia non c'è solo razzismo nei suoi confronti c'è anche una buona dose di ipocrisia: finora nessuno gli ha mai detto in faccia: "zitto tu che sei negro".

martedì 15 gennaio 2008

Messaggio di condoglianza

"Gli amici sono come le stelle, alcune continuano a brillare in eterno, altre si spengono... ed altre ancora cadono giù..."
"Non è granchè come messaggio."
"Perchè non lo hai scritto tu?"
"Io non lo conoscevo nemmeno"
"Nemmeno io"
"E allora perchè lo vuoi spedire?"
"E' una questione di forma, noi siamo nel suo testo"
"E ti sembra una ragione sufficiente?"
"Sì. Noi siamo qui grazie a lui"
"Mi sembri diventato un leccaculo"
"Fanculo, passami un'altra bottiglia di Lepanto"
"Alla tua età dovresti smettere di bere.."
"Sì, e poi di fumare, di andare a donne, di vivere... fanculo di nuovo!"

Nulla era cambiato nella villotta dello Yorkshire dove i due vecchi continuavano a litigare come una vecchia coppia eterosessuale e dove la neve, all'esterno, scricchiolava sotto i passi dei passanti.

Prove di dipartita

Il Fondatore si era dissolto o aveva fatto finta di dissolversi, cosa molto probabile tenendo conto che il Fondatore era solo spirito. Nessuno lo aveva mai visto, nemmeno Mouse e Colui, forse l'unico ad averlo incontrato era Winnie ma Winnie, si sa, è molto riservato.

Tutto quello che si dice sia successo nel capitolo precedente assomiglia molto ad una rappresentazione teatrale: il protagonista al centro, tutti gli altri intorno (in un silenzio pieno di brusio e suonerie di cellulari) alcuni afflitti, altri pieni di speranza in attesa di conoscere le sue ultime volontà. Le parole tesoro e mappa pronunciate flebilmente... e poi basta.

Il pubblico (Gwendoline) si alza e dice "Andiamo" come avviene normalmente a teatro quando quello che hai visto non ti è piaciuto. Se il protagonista è morto, tanto meglio! prima di rialzarsi per ricevere gli applausi ti concede tutto il tempo necessario per svignartela.

Nel nostro caso, quando il Fondatore si rialza, non trova più nessuno.
"Bastardi!" è tutto quello che riesce a dire mentre gli altri spargono ai quattro venti la voce della sua dipartita "la prossima volta muoio davvero!"


"Sono qui. Eccovi tutti riuniti amici miei. Guardatemi: sono visibilmente dimagrito, la mia salute è gravemente minata..."

Il Fondatore fece una lunga pausa.

"Diversamente da Dio, quantunque voi tutti mi abbiate arrecato grandi dolori e io abbia comunque voluto lasciarvi procedere, non vi posso perdonare. Mi è venuta l'ulcera per colpa vostra, quel Montrachet che ho dovuto assaggiare sapeva di tappo, tutto un casino. Ma insomma ragazzi, lo dico a tutti, siete cretini?"

"Sono stanco" continuò, "sono apocalitticamente stanco. Credete forse che tentare di guidarvi sia stata una passeggiata? In qualche momento ho temuto che mi avreste preso la mano, ma ancora, vedo, vi ho sotto controllo. Comunque sono fiero di voi, vi voglio bene, oh yeah! Dammi il cinque... cough... cough..."

Un brusio e il suono di alcuni cellulari si levarono dal gruppo.

"Venite tutti qui intorno a me, figlioli. E' stato bello, vero? Carne... chi di voi è Carne?... Avvicinati. Carnet, figliolo, vieni anche tu qui vicino a me... Cough...cough...

Ecco... avvicinatevi... vi devo par... parlare, solo a voi... Dove hai messo le mie calze Marta? Maria aveva una pecorella... Chi sei tu? E tu chi sei?..."

"Sono Carne/t, Fondatore..." risposero all'unisono i due.

"Ecco, bene, venite vicino... cough... allora, ascoltate bene... Il tesoro è... il tesoro è...

"Sì, Fondatore, sì, parla..."

"Il tesoro è... è a 45 passi a destra, e poi ... 56 a sinistra a partire dall'albero di papaye più alto sulla spiaggia vicino... cough-h-hh..."

"E' morto", disse Gwendoline, "andiamo."

Uscirono tutti, mentre il teraphim cominciava a parlare rilasciando l'oracolo della sintesi anale. La lamina d'oro sotto la sua lingua baluginava, ma nessuno sentì.

Fuori la neve dello Yorkshire scricchiolava sotto i loro passi.

Fuori la merda di Shitland sciuccischiava sotto i loro passi

Fuori la corta brughiera di Schit si piegava sotto i loro passi

Fuori il selciato di Stockwell Road risuonava sotto i loro passi

In uno squarcio tra le nubi brillò per un attimo la costellazione del Galuscio.

Non c'è gioia

L'ospite aveva studiato a fondo il diario di Flack. Nessuna indicazione per decifrarlo. Nessuna indicazione fino alla quintultima riga di pagina 58, dove alla parola piace era stata sostituita la parola pace. Finalmente! Finalmente un indizio. Si stava passando dalla fase edonistica a quella ideologica.
"non c'è gioia" ripetè la vecchia lady.

Verso la fine

"A questo punto la storia è diventata troppo caotica. Se vogliamo che almeno un lettore ci rimanga, dobbiamo pensare a un epilogo". La voce proveniva dal sottoscala.
"Non prima di aver dipanato tutti i bandoli di tutte le matasse!"
"Merda! abbiamo finito il Lafitte!"
"Ne ordineremo dell'altro"

La neve si stava trasformando in pioggia. Niente di più triste dello Yorkshire sotto la pioggia. Per fortuna nel caminetto il fuoco scopiettava e alle due del pomeriggio Colui si era già scolato una bottiglia di Lepanto. In questo modo era molto più trattabile.
Grande Merda contava su questa sua temporanea accondiscendeza per strappargli un consenso. Ovviamente Carne avrebbe dovuto schiattare, Carnet diventare padrone unico dell'isola, sposare Gwendaline e iniziare un millennio di tranquilla Dinastia De Culo.
In questo modo, i Bisazza sarebbero finalmente assurti al rango di famiglia reale. E pensare che suo padre non era che un modesto impiegato all'economato nel Comune di Viareggio!.

"Se vuoi risolvere la questione, dovrai indossare nuovamente i panni di Mouse" disse Colui.
"Questi sono ricatti che non accetto!"
"Allora si va avanti a modo mio"
"Una bella esplosione nucleare in cui muoiono tutti?"
"Banale, e comunque una scappatoia"
"Ok, allora?"
"Che ne dici di una bella happy end, dove Carne sposa Kate e vivono a lungo felici e contenti?"
"Ah, questo è sicuramente un finale molto sorprendente e nuovo!" disse GM, non senza una punta di sarcasmo.

"Allora chiamerò il Fondatore"

Love story 2

"Jason, brutta testa di cazzo, sono scherzi da fare?" Urlò Kate dalla finestra, che aveva finalmente capito chi fosse il mittente.
"Kate, ti amo, ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti..."
"Ma non dire stronzate, imbecille! Dov'eri quando stavo per precipitare sull'Eiger? Dov'eri quando questa montagna di merda fluttuava per il mare? Dov'eri quando avrei avuto bisogno di te e non c'eri? Tornatene a Londra, sacco di merda".

Le cose non cominciavano nel migliore dei modi per Jason, che non sapeva neanche più bene se era lì in qualità di agente della CIA, di imprenditore, di infiltrato per conto di Lady Cophetua, oppure se amasse Kate veramente.

"Ok - disse Jason - ma fammi almeno salire a pisciare! Me la sto facendo addosso!"
"Solo il tempo di pisciare" disse Kate.

Love story

Ovviamente Kate, in quanto capo dei servizi Segreti di Shitland, aveva alle sue dipendenze Lola Hari, che a ragion di logica avrebbe dovuto informare lei, prima di tutti, di quanto sapeva. Ma le cose erano andate diversamente. Comunque proprio in quel momento, mentre stava ancora annusando una rosa, le venne consegnato il rapporto giornaliero del Sishi.
Lo lesse con gli occhi sognanti, guardando fuori dalla finestra.
Carne che le mandava delle rose! Forse un coinvolgimento sentimentale avrebbe potuto risolvere anche la sua eiaculazione precoce... e sarebbero stati felici.
Proprio mentre Kate era assorta in questi pensieri vide atterrare un elicottero nel piazzale sotto le finestre.
Vide scendere una figura inconfondibile: le pale dell'elicottero facevano svolazzare un ciuffo di capelli unti e forforosi, sopra un viso verdognolo e un po' flaccido, ormai, malgrado un'eleganza abbastanza costosa e qualche ora passata in una beauty farm.
Jason si riavviò il ciuffo e alzò la testa verso le finestre. Vide Kate dietro i vetri chiusi, le sorrise e si diede due o tre colpetti sul cuore con il pugno chiuso, poi, con la stessa mano, le inviò un bacio.

Era ora!

In un angolo del suo studio, a pochi metri dalla sua scrivania, Kate aveva scelto un tavolo rotondo per gli incontri riservati, quando era necessario essere lontani dalle posizioni formali obbligate della sala delle cerimonie. Kate girò più volte intorno al tavolo, sommerso da una cascata di rose scarlatte. Non sapeva cosa stava provando. Era stranita, stupefatta, sbalordita, sconcertata, per la prima volta si sentiva turbata, per la prima volta qualcuno le aveva mandato dei fiori.

In una busta di cell0phan c'era un'altra busta, chiusa da un piccolo adesivo di Interflora che Kate staccò con attenzione (pensava si facesse così, era la prima volta!). Titubante aprì la busta, estrasse il biglietto e lesse: "sei l'unica che possa amare sotto qualsiasi cielo, sopra qualsiasi terra e dentro ogni dolore!"

Non c'era firma, ma i riferimenti erano chiari.
Si sentì mancare...

Carne finalmente aveva capito come conquistarla, aveva deciso di uscire allo scoperto, forse era pronto ad abbandonare tutto per mettere su famiglia anche a costo di perdere i suoi privilegi... anche Isacco I di Bisanzio e Edoardo VIII del Regno Unito lo avevano fatto! Lei, dal canto suo, era pronta a fare di tutto, anche la donna delle pulizie!

PS: sarebbe stato sufficiente che le fosse venuta voglia di andare a mangiare qualcosa nella cucina del palazzo presidenziale e lo avrebbe visto uscire, con l'aria incazzata di uno che ha appena finito di dire al fratello: "Figlio di troia"

lunedì 14 gennaio 2008

Le risorse di Lola Hari

Nove e trenta di mattina, nella grande cucina del Palazzo Presidenziale di Shitland.
Carne e Carnet stanno facendo colazione.
Carne sta mangiando alcune nastrine del Mulino Marrone, Carnet si è fatto spedire due lingue ungheresi dalla Fék Pàstizia di Győr. Non è che gli piacciano particolarmente, è solo uno sfizio.
E' Carne a rompere il silenzio.
"L'hai ammazzata quella spia, dopo averla ciulata?"
"No"
"Male"
"Vedi, Carne. E' questo, quello che ci divide. A qualcuno potrebbe sembrare che io abbia un cuore e tu no, ma non è così.
La verità è che io ho un cervello, e tu no".
"Però non hai i coglioni"
"Preferirei che tu evitassi queste frasi da caserma della Confederazione, almeno quiando parli con me"
"Pardonnez- moi, monsieur Carnet-la-finesse"
"Come cazzo fai a non capire che una che fa laspia e anche la troia è comprabile? Le ho chiesto quanto guadagnava e le ho offerto il doppio. Et Voilà."
"Certa gente si fa comprare da tutti e così non si sa mai di chi è"
"Beh, questa è nostra. Ho già avuto parecchie informazioni, tra le quali ce n'è una che mi rende pazzo di gioia!"
Carne guardò il suo gemello con aria interrogativa.
"Sono Padre... e tu... sei zio!" disse Carnet aprendo il frigo e tirando fuori una bottiglia.
"Ha detto altro, quella troia?"
"Si, sta preparando un dossier. Sembra che a volerci fottere ci sia una lobby di inglesi old style - praticamente le mie migliori frequentazioni londinesi - con in testa Lady Cophetua. Poi c'è la camorra, ma per fortuna sono italiani, ormai anche la loro delinquenza doc è stata surclassata nella globalizzazione. Non riescono mai a portare a termine i loro piani. Poi c'è di mezzo anche la Cia. Ma sembra che tutti ce l'abbiano con te, più che con me. Carne, scusa la parola, mais tu es dans la merde!"
Carne si infilò il giubbotto antiproiettile. Prima di uscire chiese:
"Ah, chi è la madre della creatura?"
"Dicono che dovrebbe essere Gwen, ma è impossibile! L'ho sempre posseduta solo posteriormente... non mi sarei mai sognato di ingravidare una dell'alta società. Le uniche volte che mi consento queste piccole licenze è con gente della servitù oppure amiche occasionali che non sanno chi sono... Ma con Gwendaline...MAI!"
"Figlio di troia" disse Carne tra i denti, mentre usciva.

Delendi sunt

Alla CIA c'era aria di festa (Shitland aveva occupato tutte le prime pagine dei giornali e tutti i canali televisivi, in tutto il mondo) e loro erano liberi di muoversi in tutte le direzioni senza che i soliti catastrofisti intervenissero dando a loro la colpa di tutte le nefandezze del mondo. Questa volta, almeno questa, loro non c'entravano o, per lo meno, era questo che avrebbero dichiarato nella successiva conferenza stampa.

In realtà le cose non stavano proprio così e qualche ficcanaso avrebbe potuto capirlo dai capitoli 101 e 103 del testo base, quelli in cui, ad una lettura attenta, si evince che Jason è un agente della CIA. Dopo averlo convinto di essere figlio del fu Superman Sr, Jason viene spinto a programmare (coinvolgendo Carne con un ricatto) l'eliminazione di Clark Kent per potere ereditare, da solo, tutti i beni dell'eroe.
Jason, allettato dalla proposta, abboccò all'esca.

La CIA aveva capito che Superman Jr altri non era se non un abile terrorista che stava creandosi l'immagine di eroe buono per poi colpire di sorpresa. Per eliminarlo ci voleva un capro espiatorio e un movente razionale. Poi, durante un week end a Parigi, Jason sarebbe stato eliminato durante una rapina. Anche se poi le cose non andarono così perchè Kate impedì a Carne di portare a termine la missione, Jason, Kate e Carne andavano eliminati perchè c'era la possibilità che sapessero.

Il telefono squillò due volte nella villotta dello Yorkshire, poi altre due volte.
"Cosa vorranno questa volta da noi?"
"Nulla avviene per caso" disse Colui, pur non volendo attribuire alla sua asserzione il valore di una risposta.

Versinadjel Khumaghurji

La notizia della presenza di draghi nelle terre shitlane fece il giro del mondo, scatenando un clamoroso interesse, che ben pilotato da Flack (che da giovane aveva fatto il pubblicitario), si tradusse in un'ondata planetaria di commozione e di consenso. "Save the Dreamland", recitava la campagna pubblicitaria che richiedeva donazioni a fondo perduto per salvare "L'ultima, vera, terra del mito".
Arrivarono dapprima le offerte della Bayer, della Aventis, della Basf e della Monsanto, tutte interessate a brevettare biogeneticamente il drago;
Poi arrivarono colossi commerciali con progetti più accessibili: volevano foto in esclusiva per le loro campagne pubblicitarie.
Volevano impiantare coltivazioni biologiche a Shitland. La Nintendo offrì una ingente somma per avere una liberatoria sull'utilizzo del drago nei videogames.
La Barilla chiese tre ettari per costruire un Mulino Marrone e lanciare un nuovo tipo di pasta scura, alla merda.
Gli ambientalisti fecero un paio di social no global eco forum dove si disse che soldi non ce n'erano, ma Shitland doveva restare com'era e diventare un'oasi protetta. Il National Geographics era d'accordo, a patto che gli dessero l'esclusiva del coito e della schiusa delle uova.
Investitori privati si proposero per fare di Shitland un unico resort con giurassic park annesso, sei piscine, due campi da golf,
un aquafan, un'Europa in miniatura, tre teatri all'aperto, un cono, un parallelepipedo o una sbarra di Renzo Piano, più diverse boutiques e ristoranti dove si sarebbe cucinata carne di drago, però d'allevamento.
Le offerte piovevano a centinaia, e Flack non sapeva cosa fare. Breviglieri era in viaggio, e ovviamente non possedeva un cellulare. E Winnie, l'unica altra persona di cui si sarebbe fidato, era introvabile.

Divinazione?


...e fu portato all'interno un teraphim...

Merdotius me fecit Carni

Merdozio mi fece per Carne

Shitland New Dimensions



In realtà l'ospite era senza occhiali, oltre al fatto di essere lievemente rincoglionito. Quello che lui aveva scambiato per la fotografia di un dinosauro (L'ospite aveva detto per scherzo "una foto tessera di Dino") era in realtà la foto di un feto di drago rinvenuto da Robin Hardhead. Dopo il fortunato ritrovamento in Egitto di alcune sepolture costituite da pozzi funerari della XVIII dinastia, semplici e senza pitture parietali, il famoso archeologo cercava qualcosa di più, voleva entrare nella leggenda, e a Shitland, dopo diversi fallimenti era riuscito a individuare una piccolissima colonia di Versinadjel Khumaghurji, una rarissima specie di draghi, ritenuta fino ad allora una creatura mitologica o nei migliori casi una specie di sauro estintosi ner tardo pleistocene.
Adesso Flack, che continuava a ricercare investimenti a Shitland per far fruttare i soldi di Carne e poter pagare così la montagna di debiti che incombevano sull'ormai stremata famiglia De Culo, aveva un asso nella manica. Sapeva benissimo che il suo libretto era una cagata e che l'ospite non l'avrebbe mai letto. Gli aveva detto: "E' fatto molto bene" e questo era stato il suo giudizio. Significava che si poteva investire, in linguaggio cifrato. Però, se scambiava un drago per un dinosauro era segno che la sua immaginazione aveva ormai raggiunto un limite, e non avrebbe potuto andare oltre. Era lui il responsabile dell'arrivo di Fabio Capello, di Hob Draconian, di uno sciatore vincente di cui Flack non conosceva neanche l'esistenza, di altri personaggi che infilava a cazzo di cane nella storia solo perchè erano stati nominati dalla televisione.
Ma comunque l'ospite aveva risposto, aveva agito, aveva decodificato, quindi Flack era soddisfatto.
Adesso non gli restava che avvertire Breviglieri.

domenica 13 gennaio 2008

Il codice di Flack

Flack, nome in codice vimercati, si presentò alle 17 in punto . Forse sperava in un tè ma si dovette accontentare di un Cinzano col ghiaccio, una cosa da femmine... Dalla sua grande borsa nera estrasse un piccolo libro (lo aveva scritto lui mentre era sulle orme di qualcuno) e lo porse al suo ospite. Flack non sapeva bene cosa aveva scritto ma sperava di trovare qualcuno che glielo spiegasse... forse era questo il motivo della sua visita (anche se non ci sperava molto).
Male che fosse andata all'indomani ci sarebbe stato un altro incontro, all'ombra di una vecchia torre inclinata al punto che il crollo sarebbe stato solo una questione di tempo (sperava che non avvenisse il giorno successivo).

Il piccolo libro venne inserito nello scanner e ai testi, trasformati in stringhe di 60 caratteri, venne applicato l'algoritmo di Rijndael a chiave simmetrica per decriptare i dati ed inserirli nei singoli pixel di una fototessera.

Grande Merda era sprofondato nella poltrona, immerso nella lettura di ”Essere e tempo” di Martin Heidegger. Indossava una vestaglia di broccato leggero e pantofole di marocchino, all'insegna di uno stile «naturale, leggero e disimpegnato» La scelta di tessuti raffinati, l'abbinamento di materiali diversi e il crossdressing libero e disinibito ma senza mai indulgere alla trascuratezza, rivelavano la massima libertà di accostamenti di Grande Merda, per dare spazio all'espressione di una individualità senza limiti.
"Stanno decriptando il diario di Flack, ora sapremo in che banca sono finiti tutti i soldi di Carne."

Via mail arrivò una fototessera.
"Questo è Dino, che cazzo ce ne facciamo di una sua foto?"
"Nulla avviene per caso" disse Colui, pur non volendo attribuire alla sua asserzione il valore di una risposta.

La antica spilla a forma di merda




Di fattura molto semplice, il manufatto riporta sul retro il testo latino arcaico Me-herdok med fhefhaked Kharnoi, il cui equivalente in latino classico sarebbe Merdotius me fecit Carni; abbiamo in questo caso il cosiddetto motivo dell'oggetto parlante: è la stessa spilla che parla, menzionando il "faber" che l'ha eseguita e la persona cui l'oggetto era destinato.
Sono evidenti i riccioli iniziale e finale, e la superficie irregolare, ottenuta successivamente alla fusione con brevi colpi di bulino. Queste sole caratteristiche possono indurre a datare la spilla attorno al primo secolo A.C. D'altra parte, se l'iscrizione è autentica, in quel periodo la Britannia era già stata conquistata da Cesare e questo spiega come la lingua usata possa essere il latino.
Mille domande si pongono a questo punto.






Il premio

Bode Miller aveva vinto la libera di Wengen con una grandissima discesa. Carmen, come inviata dello Shitmaker, ebbe la fortuna di essere la prima ad intervistarlo. Lo invitò in un gabbiotto della seggiovia dicendogli che lì ci sarebbe stato una cosa speciale per lui. Non riuscì a dargliela. La tuta da gara sembrava incollata alla pelle. Con una piccola limetta da unghie cercò di forarla nei punti giusti ma tutto fu inutile. Delusa chiamò Prick.
"E' ora di andare".
Partirono subito per il nord della Francia.

Extracts


"And God created great Shitlands."
GENESIS.


"Now the Lord had prepared a great ass to swallow up Jonah."
JONAH.


"The great Ass that maketh the seas to seethe like boiling pan."
LORD BACON'S VERSION OF THE PSALMS.


"Very like a shit."
HAMLET.


..."There Shitlands,
Hugest of living creatures, in the deep
Stretched like a promontory sleeps or swims,
And seems a moving land; and at his gills
Draws in, and at his breath spouts out a sea."
PARADISE LOST.


"The mighty Shitlands which swim in a sea of water, and have a sea of shit swimming in them."
FULLER'S PROFANE AND HOLY STATE.



sabato 12 gennaio 2008

Inizia il corteggiamento

Jason chiese il permesso di utilizzare uno dei computers presenti nella sala da musica.
"Ragazzo, non c'è bisogno di chiedere, fai quello che devi" disse Lady Cophetua. Sapeva che Marcus, il suo programmatore, avrebbe registrato tutte le mosse del giovane Spengler.
"www.interflora.co.uk" Il riconoscimento vocale funzionava bene in inglese, cinese e giapponese e fu in inglese che Jason continuò, non senza avere digitato manualmente la password.
"Plis send tuelv roses tu keit fuller, iusual address, scitland"
"Please follow our advice, send Heavenly Rose Hand-tied Bouquet: 12 of the finest, large-headed red Roses are nestled amongst luscious choice foliage to create this gift. Representing love and respect, red Roses are the perfect romantic gift. Your dozen Rose hand-tied will be beautifully finished with a complementary wrap and presented in a stylish Interflora gift bag. . If timing really matters, Interflora are able to offer a 'within 3 hour' delivery service. Please pay with credit card or by paypal £ 34,99 + £ 10,99 for shipping" fu la risposta vocale, seguita da una mail di conferma.
"Nais, send dis buket! Plis add a text messag: uit lav gieson" Jason lasciò la tastiera e tornò al tavolo dove Lady Cophetua e i suoi ospiti stavano sicuramente complottando.
"Fatto!"
"Fatto? E' stata una buona mossa ma sei solo all'inizio." Marcus aveva già trasmesso a Lady Cophetua una relazione dettagliata sul messaggio di Jason, lo aveva decriptato ed aveva scoperto il reale contenuto: una richiesta di invio di 12 rose a Kate Fuller, destinazione Shitland.
In queste cose Marcus era insostituibile.

Tre ore dopo 77 rose erano giunte a destinazione. Anche in queste cose Marcus era insostituibile, sapeva bene che se si vuole dimostrare di essere innamorati pazzi, di essere arsi dal sacro fuoco della passione, bisogna puntare dritti sulle rose baccarat. Quegli steli lunghi e solenni, quei petali scarlatti, pagati a peso d'oro (comunque addebitati sulla carta di credito di Jason), avrebbero parlato direttamente al cuore di Kate, molto di più di un economico mazzolino di fiori. Così come il biglietto che le accompagnava che avrebbe sicuramente raggiunto l'effetto desiderato: sei l'unica che possa amare sotto qualsiasi cielo, sopra qualsiasi terra e dentro ogni dolore!

Marcus era insostituibile ma non perfetto: si era dimenticato di firmare il messaggio.

... ma allora, Carne dov'era?

Mentre era in corso questo affastellarsi di eventi, gli anfibi di Carne stavano solcando un vialetto innevato nello Yorkshire. La villotta vittoriana distava almeno cinquanta metri dal cancello. Le luci erano accese. Nel tragitto si diede una riavviata ai capelli e sistemò il pastrano. Tirò il saliscendi. Dovette attendere almeno dieci minuti prima che nella porta di rovere si aprisse un spioncino: "Ah, sei tu..."
"So che non dovrei, ma assolutamente ne ho piene le tasche"
"Vieni dentro, sbatti bene i piedi sullo zerbino, prima" disse Colui.
"Mio padre c'è?" chiese Carne
"E' di là... Che c'è che ti contraria, ragazzo?"
"Ah, me lo chiedi?"
"Sai che noi non possiamo fare più di tanto..." disse Grande Merda uscendo in vestaglia dal bagno.
"La camorra, le spie, le cordate economiche, le battaglie... Ne avete ancora?"
"Cosa ti piacerebbe fare, figliolo?" chiese Grande
Carne restò in silenzio guardando suo padre con aria incredula: Davvero quell'uomo non riusciva a immaginare qualche prospettiva decente per suo figlio? Davvero era così idiota e insensibile da non capire che gli serviva solo un po' di pace per risolvere quel suo problemino dell'eiaculazione precoce?
"Tuo Fratello non sembra così scontento della sua vita... eppure non è messo meglio di te, ora che è padre!" incalzò Colui ridacchiando.
"Adesso mi avete messo contro anche la Confederazione, ho praticamente dovuto vincere da solo una guerra contro tutta la Colalizione Occidentale"
".. E non ti è sembrato troppo facile, scioccone?"
"Volete dire che voi... avete manipolato...?"
"Diciamo che noi siamo gli esattori delle tasse di Shitland, e una guerra non ci avrebbe giovato. Quando c'è una guerra in genere si devono applicare degli sgravi fiscali..."
"Ti ho già ammazzato una volta, non provocarmi" ringhiò Carne
"Ti sei macchiato di un peccato orribile"
"Adesso poi, mi fate arrivare anche Fabio Capello e i calciatori... No, grazie. Io chiedo un ingaggio e mi faccio mandare in missione su Fartomega oppure mi dedico alle mie coltivazioni di fagioli. Ne ho pieni i coglioni di questi casini, sono stanco"
"Sei un baronetto e hai uno Stato. Ci sono un sacco di bambini negri che muoiono di fame, e tu disprezzi quello che hai avuto! Dovresti vergognarti!"
"Fatemi almeno capire una cosa: voi siete in combutta con Lady Cophetua?"

Arriva troppa gente

Nel dicembre dell'anno precedente Babbo Natale arrivò in Inghilterra nelle vesti di Fabio Capello, scelto come commissario tecnico della nazionale inglese di football, esclusa dagli Europei del 2008. Capello, amante della musica classica, era ben noto per il suo carattere riservato, dolce ma deciso.
Il suo inglese era definito poor, ma se Trapattoni ce l'aveva fatta in Germania, non c'era motivo di pensare che lui non ci sarebbe riuscito in Inghilterra.

"Bisogna dare alla squadra dei segnali" disse Fabio a Italo (Italo Galbiati, allenatore in seconda).
"Niente botte, questa volta"
"Stai tranquillo, non ce ne è bisogno"
Durante le vacanze di Natale si era documentato e sapeva dove avrebbe fatto il primo raduno. Per una squadra di merda ci voleva un posto di merda. I più furbi avrebbero capito con chi avevano a che fare.

Ma anche lui avrebbe scoperto che talvolta la vita è dura, più dura che a Madrid.

En passant




Monsieur De Culo entretiens sa passion pour les Grand Crus

Fine della vacanza

A Wengen, a due passi dall'Eiger, gli sciatori avevano riempito tutti gli alberghi, non c'era più nessuno della vecchia compagnia. A Kleine Scheidegg, nella pensione di Frau Hauptdenkazz erano rimasti soltanto Carmen, la redattrice dello Shitmaker e Prick, il facchino. Copulando e copulando non si erano accorti del tempo che passava.
"Domani vediamo la libera e poi ce ne torniamo a casa" disse Carmen, molto stancamente. Era infatti molto stanca e Londra, con i suoi intrighi, cominciava a mancarle. Se poi avesse avuto bisogno di Prick, avrebbe potuto chiamarlo.
Alla fine della libera avrebbe cercato di farsi Bode Miller e poi sarebbe partita.

Intrighi

Lola (Lola Hari, come abbiamo appena saputo, Dolores Zelle all'anagrafe) sapeva far fruttare il suo DNA, le sue gambette nervose e i suoi capezzoli turgidi ma non sapeva controllare del tutto le sue scariche ormonali. Proprio per la sua voglia inesauribile di sesso era stata scelta Lola e la sua missione era stata definita nei dettagli: non appena avesse visto Carne avrebbe dovuto iniziare con gesti seduttivi, provati e riprovati. Avrebbe dovuto lasciare intravvedere il seno, togliersi le scarpe, sollevare la pesante gonna da lavoro scoprendo le sue belle gambe... Carne si sarebbe indubbiamente eccitato, si sarebbe avvicinato, le avrebbe offerto da bere, le avrebbe messo una mano su una gamba, avrebbe cominciato a massaggiarla eccetera eccetera. Questa era la strategia. E le cose andarono proprio come previsto salvo un piccolo dettaglio. L'uomo non era Carne.

Nessuno d'altra parte sapeva che Carnet sarebbe arrivato sulla ex-isola, tutti lo pensavano nella sua bella casa vittoriana di Bedford Square immerso in una delle tante giornate oziose che avevano costellato la sua vita. E per Lola e le sue voglie uno o l'altro sarebbe andato benissimo. Se avesse conosciuto i due gemelli avrebbe sicuramente scartato il misogino Carne, avrebbe preferito Carnet, viveur, cicisbeo, ganimede, donnaiolo, playboy, grande seduttore, tombeur de femmes, con lui si sarebbe certamente divertita di più. Avrebbe poi avuto un solo ramamrico, quello di non avere letto l'etichetta del vino, lì c'era un indizio....

Carnet, da parte sua, non era lì per caso! Possibile che tutti pensassero a lui come un inutile debosciato? Si erano forse dimenticati che lui era fratello gemello di carne, che erano cresciuti insieme e che insieme avevano preso per il culo il più famoso psicoanalista di Londra? La loro criptofasia durante gli anni dell'adolescenza aveva prodotto una impensabile vicinanza mentale che ora, in questa complessa situazione, era riaffiorata con prepotenza.

Lola si stava crogiolando nel torpore post-coitale convinta, almeno questa volta, di avere unito l'utile al molto dilettevole, Carne (Carnet, ma lei non lo sapeva ancora) era stato davvero bravo e lei, stranamente, era davvero soddisfatta. Anche Carnet era molto soddisfatto ma ora (prima il piacere poi il dovere era il suo motto) doveva occuparsi di cose serie.
"Cosa farebbe Carne in questa situazione?" si domandò.
"Eliminerei la ragazza" si rispose.
"Anche se è bella e se scopa bene?"
"Soprattutto per questo! Che bisogno avrebbe avuto una come lei di venire in un posto di merda come questo? Va eliminata, te lo ripeto un'altra volta"
"Pazienza!" disse Carnet ad alta voce mentre stava pensando se per caso il professor Jirolam Salajdarian non avesse avuto ragione nella sua prima diagnosi di schizofrenia. Avrebbe seguito il consiglio, avrebbe eliminato Lola, ma non era detto che avrebbe dovuto farlo subito...

le rendez-vous de la table habillée

La sala da musica era poco illuminata, come è consueto in un ambiente vittoriano.
La massa tondeggiante di Gwendaline era rimasta al centro della table habillée mentre Jason venne fatto accomoare.
lady Cophetua disse:
"Mister Spengler, sappiamo che la sua azienda, La Venkman, Stantz & Spengler è in gravi difficoltà, tanto che lei si è ridotto a fare il cameriere nella saletta da tè al piano terra di Fortnum & Mason, a Piccadilly".
"Milady, si trattava di un travestimento..."
"Non faccia a me queste stupide puntualizzazioni. La mia era una battuta. So benissimo che lei era lì in qualità di agente del SISBO, e volevo dire proprio questo: che lei, per mantenere la leadership nel mercato del bario, si è venduto alle persone sbagliate".
"E secondo voi, Madame, questi figuri incappucciati sarebbero le persone giuste?"
"Lei deve fidarsi di noi, non ha scelta".
"E perche mai dovrei, Madame?"
"Perchè tra pochi giorni noi alloggeremo nella stanza dei bottoni del palazzo del Parlamento di Shitland, e come lei sa, Shitland è potenzialmente la più grande riserva di bario dell'emisfero boreale.
Se lei giura fedeltà al nostro progetto, avrà mille anni di leadership incontrastata, praticamente un regime di eterno monopolio".
"E se invece decidessi di non fidarmi?"
"In tal caso Punjab si occuperà di lei, avendo cura di gettare il suo cadavere nel Tamigi dopo averlo privato delle falangi e delle arcate dentali". Punjab emerse dall'ombra minacccioso, a torso nudo ma coni il consueto turbante turchino. Tra le sue mani scintillava un kriss affilatissimo con il manico incastonato di corniole e sodaliti.
"La vostra richiesta mi sembra assai convincente, Madame" disse Jason senza esitazioni
"Sapevo di trovare in voi un uomo di mondo, mister Spengler. Giurate voi dunque fedeltà al casato degli Hinshelwood e a questo comitato?"
Fu portata una Bibbia.
"Giuro" disse Jason
"Caliamo pure le maschere, signori..."
Le figure impaludate aprirono i loro mantelli facendo scattare le spille a forma di merda. Lady Cophetua fece gli onori di casa:
"Mister Spengler, vi presento mia sorella, Lady Alethea Larrins Hinshelwood, la culomante Madame Shalikhan, il Dottor Jirolam Salajdarian, il... ehm... signor... Mirko Capecelatro, un amico italiano, il signor, o -se preferisce -la signora Santanico Pandemonium".
Poi additando la massa carnosa al centro della tavola:
"Conosce già Miss Gwendaline Hichens, suppongo..."
"Enchanté" disse Jason tendendo inutilmente la mano.

"Ma adesso cosa dovrei fare?" chiese Jason
"Per ora dovete semplicemente riprendere la vostra relazione con Miss Fuller, della quale sappiamo che siete stato fidanzato".
"Kate? Ma ora vive a Shitland"
"Sappiamo tutto, mister Spengler. Abbiamo un agente segreto, a Shitland. Si tratta di Lola Hari, la pronipote della mia amica Mata, buonanima. E' questo il suo contatto".

Non può finire così

"Non può finire così!"
"Sono pienamente d'accordo con te ma la cosa va ben oltre le nostre possibilità di intervento..."
Pioveva da giorni e i due vecchi avevano preferito rimanere al calduccio nella villetta dello Yorkshire.
"Non dimenticarti di Lady Cophetua, lei non se ne starà certo con le mani in mano"
"Lady....? Ah, sì, forse hai ragione. Quella vecchia troia avrà bene un Asso nella Manica..."
"Bara?"
"Non ancora" rispose il Dottor Mouse, che non pensava davvero che fosse giunto il momento. Un tacito accordo di tanto tempo prima riguardava i loro funerali, il sopravvissuto avrebbe dovuto occuparsi delle esequie dell'altro ma perchè parlarne ora, nel mezzo della battaglia finale?


Questo dialogo si è svolto in inglese ed è stato ovviamente tradotto: il calembour*** era giocato sulle parole cheat (atto del barare) e cheat death (sfuggire alla morte). Nella versione italiana abbiamo forse esagerato introducendo nel testo la frase Asso nella Manica che non trova riscontro nel testo originale. I nostri lettori non ce ne vogliano.


***Il calembour è un termine preso a prestito dalla lingua francese che indica un particolare gioco di parole, basato sull'omofonia di parole che si scrivono in maniera identica o simile ma hanno significato diverso. Si tratta di un tipo di comunicazione bidirezionale, perché, nel creare frasi equivoche ed allusioni, si vuole attirare l'attenzione del lettore o dell'ascoltatore attraverso una sua partecipazione interpretativa. Freud riteneva il calembour un'arguzia legata a un gioco di parole, ovvero un modo privilegiato di manifestarsi dell'inconscio.

venerdì 11 gennaio 2008

Come Carne vinse la guerra

Kate era tornata. Carne era andato a prelevarla al confine con la Francia. Le prime pattuglie di incursori della Confederazione erano già acquattate nelle paludi costiere. Le indicazioni del Commodoro erano chiare, e andavano ben oltre i consigli del Generale Smerdley: Carne avrebbe dovuto morire in battaglia, diventare un eroe, morto, ovviamente, e il Commodoro avrebbe impostato la sua campagna elettorale sulla continuità con l'eroe di Shitland, perito per difendere la sua terra.
Ma Carne aveva un sesto senso, per queste cose. Al primo fruscio, lui e Kate si nascosero in un bunker sulla spiaggia.
"Stanno arrivando."
Dalla piccola apertura giungeva, insieme al sibilo del vento, il loro odore, confuso con l'umidità salmastra. "Sì" disse Carne di Culo "doveva accadere".
Tutto era pronto. Tutto si sarebbe svolto in pochi minuti.
Il calcio del pesante shitgun da campagna, premuto contro la spalla che un tempo era stata incrinata, gli procurava un dolore sordo, presente. Si assestò meglio sul grosso intrusore anale aprendo la valvola della merda.
"Ne avranno quanto basta" disse lei.
"Taci", e allungò la destra a sfiorare lo sparammerda caricato a stronzi duri "Mettiti in posizione".
Lei si piantò rapidamente nel culo il bocchettone di alimentazione del leggero shitgun da combattimento ravvicinato, un gesto quasi dimenticato da quando Carne di Culo l'aveva nominata capo dei Servizi Segreti di Shitland. Ma le copriva le spalle, e questo contava per lei, con l'arma pesante.
"Eccoli, vai!" disse Carne di Culo.
Stavolta andò meglio: i dodici incursori furono colpiti in pieno dal getto e dovettero ripiegare verso il quartier generale, dove riferirono che "l'attacco via terra con mezzi leggeri era improponibile in quanto l'intera zona era presidiata da sentinelle armate". Mentre stava per scattare lopzione due, ossia l'attacco via mare, due o tre container pieni di esplosivo furono rimossi dalla macchina sottomarina di Robin Hardhead. Si trattava di mine galleggianti che salirono rapidamente in superficie: ben otto di loro andarono a segno contemporaneamente, provocando gravi dani a due fregate, un incorociatore e una portaerei della Confederazione, tutte navi che incrociavano all'interno delle acque territoriali di Shitland.

Il quartier generale della Confederazione era attonito: sulla grande cartina luminosa la battaglia appariva come una totale disfatta. A nord, alcuni volontari gerrafondai inglesi erano corsi con mezzi propri a difendere le coste con il silenzio-assenso della Regina e l'intelligence della Confederazione aveva inviato un dispaccio che sottolineava "un ingente movimento di truppe a nord, area in cui è sconsigliabile un attacco diretto.

La Confederazione cominciò a riconsiderare una via diplomatica, specialmente quando il Times mise in prima pagina una dichiarazione congiunta della Regina e di Gordon Brown: il Baronetto Di Culo aveva strenuamente difeso una naturale propaggine della terra d'inghilterra, meritando ora anche un titolo nobiliare di maggiore rilievo. Il protocollo avrebbe deciso quale. L'inghilterra attendeva a braccia aperte questa nuova terra promessa.

Ipotesi e deduzioni

Quando la polenta cuoce alcune bolle salgono verso l'alto, gonfiano la superficie finchè non scoppia e una nuvoletta di vapore sale dal piccolo cratere verso l'alto. L'esplosione del container, soffocata dalla inconsistenza della massa di merda, null'altro aveva prodotto se non una piccola bolla di una decina di metri e un piccolo cratere che si era immediatamente richiuso come se non fosse successo alcunchè. Sulla superficie niente lasciava intuire quello che là sotto, da qualche parte, era successo.
Persino la CIA, che da alcune settimane controllava la zona dai satelliti, pur avendo registrato l'evento e avendo informato immediatamente il Ministero degli Esteri di Shitland, lo attribuì alla naturale fermentazione del sottosuolo ricco come ben sappiamo di materiale organico.

Kate era ancora a Parigi - e stava pensando di rimanerci ancora per un po' dopo che in pochi giorni si era disintossicata dalle esalazioni di Shitland - e lì le fu recapitata la foto ad alta definizione dello scoppio della bolla.
La CIA non aveta capito un cazzo, come al solito del resto. Kate invece aveva visto qualcosa di simile all'inizio delle nostre storie, su Schit, e questo non era certo bello per il futuro della nuova nazione. Qualcosa, là sotto, bolliva in pentola. Si ricordò di quando alla guida dell'idrante mobile c'era Pandemonium, che del bario sapeva tutto e sapeva anche del bario intatto (immerso nell'alcool generato dai liquami putrefatti) pronto ad esplodere a contatto dell'acqua. Si ricordò del ciclone Kyrill e dei 200 containers di bario dispersi durante la tempesta nel canale della Manica...
"Cazzo! perchè non sono andata in Nuova Zelanda?" gridò mentre si preparava a rientrare.