Non era la prima volta che Kate gli aveva salvato la vita ma la cosa cominciava ad innervosire Carne. Ormai era circondato da troppi bastardi che miravano solo ad aumentare le proprie ricchezze senza preoccuparsi del futuro di Shitland che, senza di lui, non sarebbe mai esistita. Era ora di farla finita con vecchie troie, avide culone, piccoli camorristi, madri snaturate, padri egoisti, fratelli smidollati. Era ora di rimettere le cose a posto.
Kate riunì il governo con l'urgenza che la situazione richiedeva: Carne - ed era suo diritto - aveva deciso di assumere pieni poteri, si sarebbe assunto l'interim di tutti i ministeri, mandato a casa buona parte dei cialtroni che stavano per dividersi la torta.
Con una spavalderia che aveva dimenticato di possedere affrontò lo sguardo incredulo di Carnet.
"Tornatene a casa, finchè sei in tempo!"
"Sei rincoglionito? sai cosa può succederti se..."
"Fanculo, mezzasega, togliti dai coglioni!" ora lo sguardo era diventato duro.
Carnet rimpianse di non avere sfruttato i conti correnti ai quali aveva avuto accesso e capì che il suo gemello stava facendo sul serio.
"Ci vediamo a Londra, se ce la fai"
"Ce la farò"
Winnie, che lo osservava da lontano, mormorò un finalmente! tra i denti e gli inviò un sorriso prima che Carne entrasse nella sala delle cerimonie. Sul grande tavolo di mogano c'era ogni ben di dio e Gwendalyne si stava abbuffando di tutto il commestibile presente. Lady Cophetua stava borbottando qualcosa a Jason che stava prendendo appunti con aria servile. Mirko, sdraiato su una chaise longue, guardava dalle ampie vetrate tutto quello che un giorno, anche se gli altri non lo sapevano ancora, sarebbe diventato suo.
Nessuno di loro si era accorto dell'arrivo di Carne eppure lui era lì, ad una decina di metri da loro.
da alcuni minuti (il grande tappeto di nahavand aveva attutito i suoi passi). Li osservò ancora per alcuni istanti e poi
"In piedi, sorci, davanti a me!" disse con voce imperiosa.
La sorpresa era sempre stata la sua arma migliore ed anche questa volta aveva funzionato. La comunicazione era stata efficace, il mix era stato studiato perfettamente: il tono della sua voce, l'enfasi e soprattutto l'utilizzo di un appellativo ingiurioso aveva ottenuto l'effetto previsto. I quattro ex-ministri si alzarono e i loro occhi mostrarono il disagio per una situazione inaspettata, di fronte alla quale non avevano risposta possibile. Davanti a loro c'era un uomo nuovo, non l'Ultimo Carne rammollito e un po' rincoglionito ma il Primo Carne abituato al comando e al pericolo. Il tempo della sorpresa permise agli agenti speciali, appena tornati dall'azione contro i cappacappacappisti, di circondare - shitgun in pugno - i quattro maneggioni.
"No, non eliminateli" ordinò Carne "devono inaugurare le nostre prigioni".
"Bravo" mormorò Winnie "era ora!"
venerdì 18 gennaio 2008
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