giovedì 24 gennaio 2008

Sempre più dura

Carne aveva capito l'essenza del messaggio del vecchio architetto e con due più due aveva fatto quattro, un risultato solitamente straneo alle sue capacità di produzione di pensiero astratto. In qualsiasi modo ci fosse arrivato c'era arrivato. Il bario. L'acqua. Bario più acqua uguale a quasi quattro. Acqua? Fuochino. Acqua salata? Fuoco! I nitrati disciolti nell'acqua avevano innescato una forte reazione endotermica che aveva prosciugato l'intero Canale della Manica del suo calore trasformando tutta la superficie in una spessa lastra di ghiaccio, una specie di ponte tra le due coste.
Carne aveva freddo e il freddo lo rallentava ma sapeva che il culo che aveva avuto non sarebbe durato a lungo, prima o poi il ghiaccio non sarebbe durato a lungo perchè la corrente del golfo, insolitamente calda per il periodo invernale, stava già sciogliendone la parte occidentale. La costa di Dover era davanti a lui ma senza punti di riferimento Carne non riusciva a valutarne la distanza.

Socchiuse le palpebre per mettere a fuoco un puntino nero che sembrava muoversi... si muoveva... si stava avvicinando, velocemente. Una motoslitta! Era salvo... Salvo? Chi stava guidando? Uno dei suoi (pochi) o uno dei loro (tanti?). Gli svolazzanti capelli di Kate (li conosceva bene) lo tranquillizzarono, ora sapeva che ce l'avrebbe fatta. Questa sensazione non durò a lungo, la motoslitta lo superò e proseguì verso la costa francese. Era solo di nuovo, perchè?

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