Fred Giaquinto camminava nervosamente al bordo della piscina. L'accapatoio tigrato, gli occhiali firmati dai culattoni, il pataccone d'oro al polso e la maglia marina al collo lo appesantivano un po, ma Jack sopportava quei codici di identificazione come una necessaria devianza.
"M'assentit, ue? Pront, Carne?, Site Carne?...."
Nessuna risposta. Fred gettò il Motorola nella piscina e si stese sulla sdraio.
Il piumino fuscsia del sandalo col tacco da sedici prese a solleticargli il naso. Jessica Ruotolo, la nipotina del boss, era lì Long Iland per un master in marketing administration, ma aveva solo imparato a tirare cocaina e a sbocchinare Fred.
"Nun m'allisciare o'cazz, oggi tengo 'nu pprolema"
"Qua pproblema?"
"Aggi'a truvà chille struonz'e Carn 'eCulo: E chille struonz, dove sta? In copp'i muntagn.
E a me i muntagn me fann schif assaje"
"Ma che t'mpuort? tu si 'na proiezione!"
"Na proie...? Che cos'hai tirato?"
"No, Fred, non ho tirato nulla. Stavo solo cercando di farti capire la differenza tra realtà e rappresentazione...
ma che t'mpuort?, Vai a comprare i biglietti per la Svizzera".
Jack la guardò torvo. Diede un'ultima occhiata ai cactus, al praticello ben rasato, alle statue candide finto neoclassico che spuntavano quà e là.
"che vit' i'mmerd..." mormorò tra i denti
sabato 8 dicembre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Grande. Non avevo dubbi. Gomorra.
Posta un commento