giovedì 20 dicembre 2007

Ich bin du wenn ich ich bin

Long Beach d'autunno ha in sè una dolce malinconia, come le note che sfumano in quel vecchio pezzo di Ornette Coleman.
Dall'oceano, attraverso le vetrate, a quest'ora arriva una luce obliqua, rossastra, che riempie la casa di scacchiere luminose e di zone in penombra. Carnet è al pianoforte, uno Stan a coda bianco, regalatogli da Elton John. E' tutto il pomeriggio che abbozza "Waltz for Debby" di Bill Evans, ma la fa disperatamente più lenta. Sostiene che rallentandola diventa molto più struggente. Carne è adagiato su una chaise longue, quella di Le corbu, e sta leggendo il secondo volume del Quichote.
Bascomb ha appena servito un Alexander a Carnet e un Biancoamaro a Carne.
Le note si diradano sempre di più, cosicchè si sente benissimo la risacca. Carnet, esasperato, rompe il silenzio:
"... Sintesi intermedia... significa che almeno dovremmo parlarci, no?"
"Beh, lo stai facendo. C'è altro?"
"Misericordia, Carne, sei veramente intrattabile. Guarda che qui si parla anche dei tuoi interessi"
"E della mia dignità? Si parla della mia dignità?"
"Per carià, non affrontiamo il tema della dignità nella Famiglia De Culo"
"Di Culo"
"Se continui così sarò costretto a dire al Fondatore che non c'è niente da fare: E allora saranno tutti cazzi tuoi"
"Quello Stronzo del Fondatore se ne fotte della mia dignità"
"Per l'amor del cielo, Carne, non bestemmiare"
"Ma non capisci, brutto finocchio imbelle? Non capisci che è Lui l'origine di tutti i nostri problemi?"
"...Lui è...semplicemente... il Fondatore! Tutte le valutazioni sono a posteriori"




"Clap, clap: Bravo Carnet Jolie, ossequioso ottemperante bambino. Ma guardate che meraviglia... l'enfant gatè di casa De Culo, il libertino dissoluto che si masturba nella vasca da bagno suonando uno yukulele adesso diventa un bravo chierichetto! Ma tu ti dimentichi che la mia storia è un po' diversa dalla tua. Mentre tu eri a Londra a ingozzarti di foie gras con quelle vecchie troie inglesi io ero a Shitland a spalare tonnellate di merda. Tu sull'Eiger ci sei arrivato con il cocchio, io mi ci sono arrampicato a mani nude. E mi sono anche tirato un paio di seghe durante l'a scalata."
"Che schifo. Fai schifo. Sei solo un animale tutto muscoli e niente cervello"
"Sempre meglio che essere un dandy debosciato. Sei tale e quale a nostro padre"
"E tu sei come mamy. Non riesci a programmare. Guarda me, invece. Ho una cantina con ventimila bottiglie pregiate, un paio di limousine e un po' di case e di barche nel mondo. E non credo che ti facessero schifo le ostriche che ti sei mangiato a Liege o i tartufi di Alba, visto che ne hai fatto fuori quasi un chilo. Credi che tutta questa roba mi sia cascata addosso per grazia del Fondatore? Credi che mi sia divertito a mettere la faccia tra le gambe di quella nobildonna ottantenne?"
"Facciamo due passi sulla spiaggia?"

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