sabato 8 dicembre 2007

Carnet/Stufflaecker

"Quei pochi lettori, forse solo quell'unico lettore, che è anche uno degli scriventi, avrà certamente capito che c'è qualcosa di Godel in questo romanzo. Non so un cazzo di Godel, ma certamente è così"
A queste parole, Bascomb ebbe come un lieve sussulto
"Certamente, signore" disse
"Così i morti potrebbero non essere morti, vero Bascomb?"
"Se è vero l'assunto precedente, non v'è ombra di dubbio, signore"
"Vedi, Bascomb.... ho qui davanti questa pagina del volume precedente..."
Bascomb infilò gli occhiali a pince nez che teneva abitualmente nella waistcoat pocket e lesse:

Il vecchio Timothy Graham Fuller chiese un po' d'acqua. Nella penombra della stanza, i suoi novantasette anni gli stavano scorrendo rapidamente davanti, come immagini di lanterna magica: il vecchio Culloden che pone la prima pietra della fabbrica della Salsa Pea & Lerrins, la sua prima notte nello stabilimento, il giorno in cui il vecchio conte gli rivelò la formula segreta, poco prima di essere ucciso da una pallina da golf, mentre chiacchierava con Meredith Jackobson al Willerby Garden. Per anni aveva continuato quel rituale in segreto, ma adesso stava tirando le cuoia, e doveva rivelare la formula della famosa salsa a qualcuno. C'era, ovviamente, una formula depositata, ma mancava di un ingrediente, quello che la rendeva inimitabile, e che garantiva quel caratteristico bruciore al culo che era diventato uno status symbol.
"Mandatemi... Katherine" disse il vecchio, ormai alla frutta.
Kate entrò nella stanza. Gli occhi le luccicavano di commozione. Il suo vecchio nonno, Granfa Timmy, il grande vecchio, stava per andarsene.
"Nonno..." sussurrò
"Non c'è tempo per le smancerie, piccola. Come sai, di grano te ne lascio poco: seicento sterline nel materasso, e un po' di azioni della Pea & Lerrins. Non un granchè. Ma ti dico una cosa che vale oro: per fare la salsa ci vuole una pianta che cresce solo a Londra. Si chiama ... Shit Tree. Quando ...la spezzi, dai rami esce un liquame scuro e puzzolente. Quell'imbecille di Timothy Lovejoy Higgins, il naturalista, ci studiò ... per anni, ma riuscì solo a tirarci fuori un alcolico per gallesi, al sapore di acido fenico... Invece...."
Il vecchio era alle ultime battute, le parole uscivano ormai come flebili rantoli.
"Le troverai... nel parco....."
"Quale parco, nonno? Quale?"
Il vecchio allungò una mano verso la finestra, come per indicare una direzione. La mano rimase per un po' tremante e sospesa... poi cadde sul lenzuolo, come un pavone abbattuto mentre tentava l'ultima ruota.
Mentre spirava, dal culo del vecchio usci una flebile scoreggia. Forse era un'indicazione, ma Kate non se ne accorse.

"Sarebbe stato impossibile che Kate..." una sonora scorreggia interruppe anche questa frase.
Il Guardiano del Parco si alzò dalla scrivania.
"Il signore esce?"
"Sì, Bascomb!"
"...Ma... è appena rientrato dall'Eiger!"
"Bascomb, sei un maggiordomo, non una balia!"
"Grazie, Milord"



Who's who: Timothy Graham Fuller

Nessun commento: