Crotalo si era sistemato vicino al finestrino. Una grande quantità di mezzi pesanti erano passati di fianco al treno, carichi di neve, di quella neve che sarebbe servita per il fondo della discesa libera di Wengen, quella famosa, con quel tratto vertiginoso che portava al sottopassaggio sopra il quale Crotalo sarebbe passato di lì a qualche minuto. L'Eiger era lì di fronte, con la sua terribile parete nord. All'improvviso dalla stessa parete uscì qualcosa, precipitò per un centinaio di metri e poi si fermò quasi, trattenuto da una grande ala planante. Il paracadute sembrò prendere velocità in direzione del trenino, diventò sempre più grande finchè planò sul tetto del suo vagone. L'uomo volante si calò dal tetto, bussò al finestrino ed entrò nel vagone. Crotalo lo riconobbe dal soprabito scuro, dalla cravatta sgargiante, dallo smeraldo che portava all'anulare della mano sinistra.
"Sono B." disse ricordando le istruzioni di Controllo Mago.
"Dove sono finiti quei due?"
"Carne e i suoi sono di ritorno. Si è già sparsa la voce."
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