lunedì 17 dicembre 2007

Carne de Cuba

"Ma perdincibacco, proprio in questo paese di comunisti dovevo venire per raggiungere la consapevolezza anale?" frignò Carnet, con voce stridula
"Taci, e non rompere i coglioni, figlio di una Grande Merda" rispose laconico Carne.
"Non c'è neanche un'enoteca decente"
Carne prese del tavernello dalla tracolla e lo porse a Carnet
"Cos'è, un gadget?"
"No, ma è gratis"
Carnet bevve e immediatamente vomitò. Per fortuna era una vecchia carcassa presa a nolo.
"E' pieno di fica pronta a darla per pochi pesos" digrignò Carne guardando i marciapiedi affollati
"Mioddìo, non hai perso il gusto della banalità" canticchiò l'altro.
"Taci, figlio di troia" incalzò Carne
"almeno andiamo a bere un daiquirì al Floridita"
"Meno male che ero io il banale..."
"Ma che dobbiamo fare qui?"
"Siamo all'Avana, no? e allora dobbiamo cercare in nostro agente"
"Mm. molto avvincente. Comunque in questo foglio ho le indicazioni"
"Chi te l'ha dato?"
"Non posso ancora dirtelo, non abbiamo ancora raggiunto la sintesi anale"
"Cosa c'è scritto?"
"Di arrivare fino alla Playa del Este, passando il tunnel che porta al Castello del Morro e prendendo la Via Monumental e poi la Via Blanca, fino al km.12. C'è una località che si chiama El Mègano. Jason Spengler ci aspetta lì"
"... Spengler?" disse Carne sgranando gli occhi.
Ebbe la sensazione che si trattasse di un'imboscata. Adesso bisognava stabilire se Carnet era una vittima o un complice.

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