martedì 18 dicembre 2007

Cubastock

Castro aveva appena terminato la sua conferenza stampa dove si dichiarava pronto a cedere il ponte di comando a "persone più giovani" riservando a sè stesso il ruolo di consigliere.
Il corteo di gente festante si stava radunando nei pressi del Cristo (situato sulle colline di Casablanca, piccola frazione del municipio di Regla sulla riva nord della Bahía de La Habana) ed era necessario precederlo per prendere posizione. I due scemi lo sapevano e ciò nonostante erano in ritardo.
Fu allora che la cosa successe. I tre blocchi di marmo di Carrara che costituivano il monumento si mossero, scivolarono per alcune decine di metri e si disposero l'uno accanto all'altro, a mò di trincea. Jason, temendo il peggio, si riparò immediatamente dietro il grande muro di marmo e chiamò gli scemi.
"Dove cazzo siete, coglioni?!"
"Dietro di te, scemo!" doppia risposta, all'unisono.
Erano proprio lì, apparsi dal nulla, uguali come due gocce d'acqua, ma profondamente diversi nell'anima.
Il terreno vibrò per alcuni secondi, le grida festose si ruppero subito in migliaia di lamenti di paura mentre gli altoparlanti diffondevano canti di regime.
"E' tutto a posto" disse una voce profonda "Non sta succedendo niente. Si tratta di una allucinazione non prevista. Quello che avete inalato non è velenoso. E' solo roba cattiva fabbricata male." Il dj scelse Everyday People di Sly and the Family Stone per continuare la colonna sonora della giornata di festa. Sembrava di essere a Woodstock, nel 1969.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Cristo dell’Avana, opera della scultrice cubana Jilma Madera, misura 15 metri di altezza, più tre metri di basamento; pesa 320 tonnellate ed è il secondo per grandezza in America Latina dopo il Cristo di Rio de Janeiro.
Venne scolpito in marmo di Carrara in Italia e trasportato via nave in tre pezzi. Fu eseguito su commissione della moglie del tiranno Batista per pagare un voto fatto in gioventù. Venne inaugurato il 25 dicembre del 1958, sei giorni dopo la signora, il marito, tutta una serie di lacchè e di delinquenti fuggirono a Santo Domingo portando con sè un bottino di centinaia di milioni di dollari: aveva trionfato la Rivoluzione.
Nello spiazzo sottostante il monumento, alcuni chioschi con tavolini, danno la possibilità di rifocillarsi di fronte allo spettacolo della Bahía e della città. La vista è meravigliosa: abbraccia tutta la Bahía, il canale d’entrata e l’oceano Atlantico, il Castillo de los Tres Reyes del Morro a destra, la fortezza della Cabaña a sinistra, sotto il paesino di Casablanca e di fronte, aldilà dalla Bahía, l’Avana Vecchia, il Castillo de la Real Fuerza e il Castillo de la Punta. La cupola del Capitolio si staglia contro il cielo e più in la si può vedere tutto il Malecón l’ospedale Hermanos Ameijeiras, e poi l’Habana Libre, l’edificio Foxa e i grattacieli del Vedado, ancora più in là l’obelisco della Plaza de la Revolución. Notevole il panorama al tramonto.

Derek Contro Tutti ha detto...

C'ero anch'io